Covid in un allevamento di visoni in Francia

133

visone

Il coronavirus è stato rilevato in un allevamento a Eure-et-Loire, ordinato l’immediato abbattimento di 1000 visoni

PARIGI ‒ Il Covid-19 ha contagiato 1000 visoni presso un allevamento a Eure-et-Loire. A darne notizia sono i ministeri dell’Agricoltura, della Salute e della Transizione ecologica. In una nota ministeriale viene specificato che è stato ordinato l’abbattimento dei visoni “e l’eliminazione dei prodotti di questi animali”. Sono in corso analisi negli altri allevamenti di visoni presenti in Francia, e i risultati si attendono nei prossimi giorni.

Nella gestione dell’attuale crisi pandemica il visone è una specie animale su cui gli studiosi stanno concentrando la loro attenzione. Preoccupante è infatti il fenomeno della mutazione del covid che si sarebbe verificata negli allevamenti di questi mammiferi.

Focolai di coronavirus si sono originati in alcuni allevamenti nei Paesi Bassi e in Danimarca, e molti sono i casi documentati di contagio visone-uomo: uno studio ha identificato una nuova mutazione del virus nei visoni, che può diminuire l’efficacia degli anticorpi e, di conseguenza, compromettere la validità del vaccino attualmente in fase di sviluppo.

In precedenza, focolai di covid-19 sono stati riscontrati anche negli allevamenti di visoni in Spagna, Svezia e Stati Uniti, e milioni di animali sono stati abbattuti. Casi isolati sono stati rilevati anche in Italia.

L’ipotesi che gli allevamenti intensivi diventino focolai del virus e l’abbattimento di milioni di visoni avvenuto in queste ultime settimane ha posto i riflettori sulle condizioni in cui si trovano i cosiddetti ‘animali da pelliccia’e sull’opportunità di vietare gli allevamenti intensivi, le cui caratteristiche ‒ tra cui la convivenza degli animali in spazi limitati ‒ costituiscono un ambiente in cui il virus può più facilmente replicarsi e mutare. La Lav ‒ Lega Anti Vivisezione ha infatti attivato una petizione per chiedere al Ministro Speranza di chiudere gli 8 allevamenti di visoni ancora attivi in Italia.