Tutte le istanze a cui si erano poi rivolti avevano respinto la loro richiesta spiegando che la legge croata sulle unioni civili , in vigore dal 2014, non prevede il diritto di adozione, garantendo alle coppie omosessuali tutti i diritti del matrimonio tradizionale, con l’eccezione appunto dell’adozione. Oggi l’Alta Corte amministrativa ha definito discriminatoria questa motivazione appellandosi alla Convenzione europea dei diritti dell’uomo e alle sue sentenze, che ritengono illegali le distinzioni in base all’orientamento sessuale, anche in ambito del diritto familiare. In sostanza, la Corte ha ordinato ai centri sociali di prendere in considerazione le domande delle coppie dello stesso sesso per essere prese in considerazione, e poi, in caso positivo, di essere messe sulle liste d’attesa, molto lunghe in Croazia, per l’adozione dei minori senza una famiglia.
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