“Sono pronto a combattere e a fare la guerra”. E’ quanto hanno sentito dire al 22enne egiziano gli investigatori che da tempo lo tenevano sotto intercettazione. Gli approfondimenti investigativi hanno inoltre consentito di accertare la sua pericolosità.
Lui stesso si definiva con gli altri indagati un “lupo solitario” e si vantava di aver ricevuto un’addestramento militare molto approfondito. Il giovane, inoltre, avrebbe avuto un ruolo di primo piano nella macchina della propaganda dell’Isis.
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