7 milioni di donne inattive nel mondo del lavoro, Bellanova: “Tarare meglio le misure”

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ROMA – “Sulle pagine de Il Sole 24 Ore il rapporto Randstad che ancora una volta sottolinea come sia complicata la situazione delle donne nel mercato del lavoro. Si parla di 7 milioni di donne inattive nel nostro Paese. Come sempre a pesare sulle spalle delle donne per lo più due fattori: la scelta della maternità e la mancanza di supporti alternativi durante la carriera. È evidente che le misure proposte fino ad oggi debbano essere tarate meglio anche alla luce della condizione di pandemia che ci troviamo a vivere. La parola d’ordine è: maggiori servizi. Affinché ogni donna possa essere supportata e non costretta a scegliere per sfinimento fisico ed emotivo”.

Così la vice ministra alle infrastrutture, Teresa Bellanova, secondo cui è “evidente che occorre uno sforzo maggiore e un interessamento più pressante da parte di tutte e tutti quando si parla di occupazione femminile e tutela dell’occupazione femminile. Ieri sono stata a Marradi presso l’Ortofrutticola del Mugello con una delegazione di IV per ribadire – tra le altre cose – esattamente questo. Una realtà in cui l’80% di forza lavoro è donna. Per noi è ugualmente importante la difesa di questi posti di lavoro, anche se stagionali. Scardiniamo dunque il concetto antico secondo il quale, se a perdere il lavoro sono le donne, tutto sommato una famiglia può tirare avanti. È un paradigma sbagliato per più motivi: per ogni donna realizzarsi dal punto di vista lavorativo vuol dire piena autonomia. E peraltro sono moltissime le donne sole con figli in questo Paese, quelle che provvedono al sostentamento del nucleo familiare. Di tutto ciò dovremmo esserne maggiormente consapevoli”.