Lo spettacolo racconterà in modo intenso e nella originale forma di dialogo tra più linguaggi (teatro, pensiero, musica) che la fine dei tempi è in realtà un nuovo inizio: non catastrofe e cecità, bensì rivelazione per chi ha voglia di imparare a vedere con altri occhi per costruire la Città Nuova, soffermandosi su un’analisi del nostro tempo, sul significato della democrazia e sulle fragilità connesse a questa nostra forma di governo.
Un lavoro che ha già riscosso numerosi consensi di pubblico e critica per i contenuti profondi ma anche per la capacità di riuscire ad aiutare lo spettatore a riflettere oltre che sul senso della responsabilità e sul significato di politica, anche su che cosa significa il saper vedere oltre la fine, ancor di più in questo periodo di grave crisi morale ed economica in cui l’impotenza ci porta verso la ricerca di nuovi percorsi da intraprendere.
La luminosa carriera di Lucilla Giagnoni è iniziata a Firenze con la frequentazione, a soli 19 anni, della Bottega di Gassman, dove ha incontrato e lavorato con Gassman, Paolo Giuranna, e la grande attrice francese Jeanne Moreau. Un percorso che ha conosciuto esperienze diverse e che l’hanno vista confrontarsi con personaggi eccellenti del teatro italiano tra i quali Gabriele Vacis, Franco Piavoli con cui ha realizzato il film “Nostos”, Alessandro Baricco in “Totem”, Paola Borboni all’inizio della sua attività con “Incontro al parco delle terme, Giuseppe Bertolucci con cui ha girato il film “Il dolce rumore della vita” e Alessandro Benvenuti regista di “Califfa” tratto da La Califfa di Alberto Bevilacqua in cui ha interpretato la parte della protagonista.
Tuttavia, maturando, la sua carriera teatrale si è delineata come autrice, oltre che interprete, e ha dato vita a spettacoli profondamente incentrati sulla spiritualità e la ricerca, di cui i più notevoli e acclamati sono stati Vergine Madre, Big Bang, Apocalisse, Ecce Homo, che l’hanno delineata quale una delle più pregevoli ed apprezzate attrici monologhiate italiane.
Infine i musicisti Luca Nulchis (pianista, compositore, ricercatore in ambito etnomusicologico) ed Egidiana Carta (Cantante, flautista e suonatrice di armonium indiano), due nomi di spicco nel panorama della musica d’autore italiana incentrata sulla sperimentazione tra tradizione orale e nuova scrittura, membri del gruppo sardo Andhira, con cui hanno in attivo due album pubblicati da Alabianca Records, raccogliendo numerosi ed importanti riconoscimenti, tra i quali il prestigioso Premio Lunezia, oltre che collaborazioni importanti con nomi quali Mauro Pagani, Marcia Theophilo (candidata Nobel per la letteratura), Ornella D’Agostino(Carovana s.m.i.), e Dori Ghezzi.
INFO – I biglietti per lo spettacolo (€12,00) sono acquistabili online sul sito www.bigliettoveloce.it selezionando il Teatro Romano di Volterra, o prenotabili via mail o sms a teatridipietra@gmail.com / whatsapp 333 709 7449. Lo spettacolo verrà replicato il 23 luglio, alle ore 21, presso l’Antiquarium Malborghetto a Roma. I biglietti potranno essere acquistati sullo stesso sito.
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