Elezioni Europee 2019: i risultati in Italia e negli altri Paesi

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Popolari e i socialisti hanno perso la maggioranza: per ottenerla potrebbero allearsi con Liberaldemocratici e Verdi. I risultati Paese per Paese

Elezioni europee 2019, il giorno dopo. Cominciamo subito col parlare dell’affluenza, altissima, pari al 50,95% contro il 42,61% del 2014. Il dato più rilevante, però, é che per la prima volta dal 1979 i popolari e i socialisti hanno perso la maggioranza. Infatti, voti alla mano, il Partito Popolare Europeo (Ppe), dove siede Forza Italia, andrà a occupare 179 seggi mentre i Socialisti e Democratici dell’S&D, in cui si inserisce il Partito Democratico, ne conquisteranno 150. Complessivamente i due gruppi arriverebbero a quota 329, mentre la maggioranza, su 751 seggi totali, è fissata a 376. Ed ecco scattare, quindi, il gioco delle alleanze. Per raggiungere la maggioranza, potrebbero coalizzarsi con i liberaldemocratici dell’Alde, in cui l’italia non avrà rappresentati; in tal caso, salirebbero a 406. Se poi si aggiungessero anche i 70 seggi dei Verdi, dove non ci saranno rappresentanti italiani, si arriverebbe addirittura a 506.

Ottengono 58 seggi, ma sono in calo rispetto ai risultati del 2014, i conservatori dell’Ecr, di cui fa parte anche Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni; stesso numero di seggi per i sovranisti dell’Enf, dove siede la Lega. Dùe gruppi che, pur avendo visto aumentare i consensi in Italia, restano comunque in minoranza nell’Europarlamento. L’Europa della libertà e della democrazia diretta (Efdd), a cui si riconduce il Movimento Cinque Stelle, aumenta il numero dei seggi fino a 54 mentre la sinistra della Gue/Ngl, in cui l’italia non avrà rappresentati, non supera quota 38. Andiamo, però, a vedere nel dettaglio come é andata, Paese per Paese.

I risultati in Italia e negli altri Paesi

In Italia, con 61.576 sezioni scrutinate su 61.576, la Lega di Matteo Salvini è il primo partito col 34,33% delle preferenze. Il Partito democratico è secondo con il 22,69%, il Movimento 5 Stelle è terzo con il 17,07%. Quarto Forza Italia con l’8,79%, quinto Fratelli di Italia col 6,46%. Fuori tutti gli altri partiti.

In Francia Rassemblement National, il partito di destra radicale di Marine Le Pen è risultato primo nel gradimento degli elettori con il 23.31% dei voti, bissando così il successo ottenuto nel 2014. Al secondo posto con il 22,41% Reinassance, di cui fa parte anche En Marche del presidente Emmanuelle Macron. Al terzo posto ci sono a sorpresa i Verdi, al 13,47 per cento mentre Les Républicains, accreditato alla vigilia, si è fermato all’8,4%. Attorno al 6% delle preferenze la France Insoumise di Jean-Luc Mélenchon, di sinistra radicale, e il Partito Socialista.

In Germania, il primo posto è della CDU di Angela Merkel col 28,9%, in calo rispetto al 2014. Seguono i Verdi con il 20,7%, mentre i Socialisti sono solo terzi con il 15,8 % (undici punti in meno rispetto alle precedenti elezioni). Al quarto posto il partito di estrema destra alleato di Matteo Salvini,con il 10,8% dei consensi.

Nel Regno Unito ha vinto il Brexit Party di Nigel Farage ricevendo il 31% delle preferenze. I Liberal Democratici, con il 20%, sono il secondo partito davanti ai Laburisti di Jeremy Corbyn, che hanno conseguito il 14 per cento. Al quarto posto i Verdi, che hanno ottenuto il 12,5 %dei voti.

In Spagna, i Socialisti del primo ministro Pedro Sánchez (PSOE, il principale partito di sinistra) hanno ottenuto quasi il 33%dei voti. Dietro il Partito Popolare (PP, principale partito di centrodestra), con il 20%, terzo Ciudadanos, partito di centrodestra di ispirazione liberale, con il 12%, e quarto Unidas Podemos, di sinistra, che ha ottenuto il 10%.  Soltato il 6% dei voti perVox, partito di destra radicale.

In Grecia il primo partito è stato Nea Dimokratia, di centrodestra, che ha ottenuto il 33%. Soltanto secondo con meno del 24% Syriza, il partito di sinistra del Primo ministro Alexis Tsipras.

In Austria il Partito Popolare (ÖVP, Österreichische Volkspartei) dell’attuale cancelliere Sebastian Kurz ha ricevuto quasi il 35%dei voti. Al secondo posto i socialdemocratici del SPÖ con il 23,4%, terzi i radicali del FPÖ, con il 17,2%.

In Portogallo, il Partito Socialista del primo ministro António Costa ha ottenuto il 33,5% dei consensi, il Blocco di Sinistra (BE), il 9,7%. Fermo al 22,4% il Partito Social-Democratico (PSD), di centrodestra.

Nei Paesi Bassi i Laburisti, di centrosinistra, si sono piazzati al primo posto col 19% delle preferenze, mentre il partito centrista del primo ministro Mark Rutte è arrivato secondo col 14%. I Belgio havito il Partito conservatore Nova Alleanza Fiamminga col 13,4%.

In Polonia il partito di destra radicale Diritto e Giustizia ha ottenuto il 43%, superando di cinque punti il cartello dei partiti di opposizione denominatoCoalizione Europea. Tutti gli altri partiti hanno ottenuto meno del 7% dei voti.

In Svezia primeggiano i Socialdemocratici con il 23,6%, davanti al Partito Moderato, di centro-destra, con il 16,8%. Terzi i Democratici Svedesi, nazionalisti di estrema destra, con il 15,4%.