Estorsione e usura, blitz a Roma contro Casamonica, Spada e Di Silvio

242

carabinieri

Sequestrati beni per 400mila euro, 23 persone arrestate nell’operazione “Gramigna bis”

ROMA ‒ Blitz dei carabinieri contro presunti appartenenti al clan dei Casamonica, Spada e Di Silvio. Un duro colpo è stato inflitto alla criminalità organizzata nella giornata di ieri. Ventitré sono le misure cautelari emesse dal gip di Roma su richiesta della Procura, di cui venti custodie cautelari in carcere, un arresto ai domiciliari e due obblighi di firma. Indagato anche un notaio romano.

Centocinquanta carabinieri con l’ausilio di unità cinofile, di un elicottero dell’Arma e del personale dell’8° Reggimento “Lazio” hanno condotto l’operazione. Espressioni di profondo ringraziamento alle Forze dell’Ordine e agli inquirenti sono giunte dalla sindaca Virginia Raggi, dal governatore del Lazio Nicola Zingaretti e dal vicepremier Matteo Salvini.

La retata si inscrive nell’operazione “Gramigna bis”, che costituisce la prosecuzione di quella denominata “Gramigna”, avviata la scorsa estate, che ha visto arrestare 37 persone. Sequestrati beni per un valore complessivo di quasi 400mila euro, tra cui 14 orologi di lusso.

I capi d’accusa sono estorsione, usura, intestazione fittizia di beni, spaccio di stupefacenti, con l’aggravante, in gran parte dei casi, del metodo mafioso.

A cura di Barbara Miladinovic