“Il ricordo di quella lacerazione, alimentato dall’incessante testimonianza delle famiglie dei martiri e dell’Anfim – ha aggiunto – è divenuto parte integrante del comune cammino verso la promozione di una cultura democratica e repubblicana; una cultura ispirata alla più solida difesa delle libertà fondamentali e del valore della Patria. Questa preziosa memoria sia per tutti noi un monito a non abbassare mai la guardia di fronte alla tutela della dignità umana come limite invalicabile anche nelle situazioni di conflitto armato. È una prospettiva di cui oggi più che mai dobbiamo essere garanti rispetto ai tanti scenari di crisi che il quadro geopolitico globale ci presenta”.
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