Francesco Bianconi (Baustelle) al Teatro Romano di Fiesole con la lettura di Eurialo e Niso

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FIESOLE – C’è anche Francesco Bianconi tra i protagonisti della rassegna “Eneide, un racconto mediterraneo” ideata da Sergio Maifredi con la consulenza letteraria di Andrea Del Ponte e inserita nel programma dell’Estate Fiesolana. In cartellone, oltre a Francesco, anche Paolo Rossi, Maddalena Crippa, David Riondino e Dario Vergassola, Massimo Wertmuller e Nicola Gardini.

Giovedì 11 luglio alle 21.30, accompagnato da Enrico Gabrielli e Sebastiano De Gennaro, nella meravigliosa cornice del Teatro Romano di Fiesole, Francesco Bianconi leggerà alcuni estratti del Libro IX dell’Eneide:
“Mi hanno chiesto di leggere in pubblico un canto dell’Eneide a mia scelta – scrive Francesco – Dopo essermi tormentato per una settimana prima di dare una risposta (“perché proprio io? Non leggo l’Eneide dai tempi del liceo, e non sono poi tanto sicuro di averla letta bene, neanche a quei tempi”) ho cercato conforto negli altri.
Pensavo: sarebbe bello farlo con una colonna sonora dal vivo, antica e moderna insieme, sospesa nel tempo; ho chiesto quindi a Enrico Gabrielli e Sebastiano De Gennaro e loro hanno subito accolto l’idea; ovvero quella di trasformare la lettura in una specie di grande ballata. Restituire all’epica il ritmo e la musica. Il loro entusiasmo mi ha travolto, quindi ho letto un po’ del poema, mi sono appassionato, perché mi è sembrato nuovo, moderno, attualissimo. Ho scelto il nono canto. Dove si parla di guerra, dove scorre sangue a fiumi, dove ci si interroga, con secoli di anticipo sul nostro presente, su quanto nero sia il cuore degli uomini, su chi siano davvero gli eroi, su quale vento scuro li muova.”

La parte musicale, come già detto, è stata affidata ad Enrico Gabrielli e Sebastiano De Gennaro, ovvero a due quarti del progetto 19’40”: un contenitore artistico di musica anti-classica che sviluppa al suo interno sia un’etichetta discografica che progetti performativi.
“Piaccia agli Dei, noialtri di 19’40” accompagneremo la lettura di Francesco Bianconi del nono libro (quello che parla di battaglie cruente, di Aurialo e Niso e di una torre che viene divelta dalle armate di Turno) per un concerto al Teatro Romano di Fiesole il prossimo 11 luglio – scrivono Gabrielli e De Gennaro.
Minima moralia per cominciare ad approcciare la materia: serve il testo dell’Eneide completa (se si è solidi e avvinti nelle letture poderose) o parziale (se non si possiede tempo a sufficienza e i Rutuli ci rincorrono dalla mattina alla sera).
Poi serve dividere tale testo in parti così da individuare una possibile drammaturgia musicale.
In seguito è necessario scegliere gli strumenti (in questo caso perloppiù un pianoforte, percussioni d’orchestra e flauto traverso), decidere un “abitat” sonoro (qui la tentazione è quella di far rinvenire, come dei fagioli in ammollo, la parte più monodiosa, arcaicista e classica che ci portiamo dentro), usare spunti storici (per l’occasione useremo il primo brano di musica scritta giunto a noi dal secondo secolo avanti Cristo: l’Epitaffio di Sicilo), comporre il tutto (ed è la parte più divertente), eseguire (ed è la parte più delicata) e perchè no? registrare (ovviamente la parte più celebrativa).
Le parti in gioco sono queste.
Il risultato speriamo che convinca dotti, indotti e condotti. E non ce ne voglia Virgilio di cui non è dato sapere se avesse preferito in epoca moderna essere un motore di ricerca o un Cicerone degli inferi”.