Furlan (Cisl): “Il tema del lavoro è la priorità per gli italiani”

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VASTO (CH) – “Lavoro, lavoro, lavoro, questo è il tema più importante di cui tutto il paese si deve fare carico. In primis, ovviamente, chi governa sia a livello nazionale che locale e regionale. Il tema del lavoro è la priorità per le italiane e per gli italiani, ma purtroppo se ne discute troppo poco e soprattutto si programma troppo poco per creare le condizioni per avere più posti di lavoro nel nostro Paese. Il tema non riguarda solo le regole del mercato del lavoro che tanto appassiona gli scontri politici; ma i temi su cui puntare maggiormente sono crescita e sviluppo. Il Paese deve riprendersi e guardare al futuro e deve investire su ciò che determina il futuro e cioè su ricerca, formazione, innovazione, infrastrutture che, ad oggi, sono così carenti e decadenti nel nostro paese”.

Lo ha detto la Segretaria Generale della Cisl, Annamaria Furlan, a margine del II Congresso della Cisl di Abruzzo e Molise. La leader Cisl è tornata a parlare delle aree colpite dal terremoto nei mesi scorsi, con scosse di assestamento che continuano ancora a farsi sentire ricordando come “l’Abruzzo è stata una regione fortemente colpita da questi eventi così disastrosi, come il terremoto; la ricostruzione è di certo fondamentale in quanto ricostruire significa permettere a singoli e famiglie di continuare a stare, a vivere e produrre nei luoghi dove si è nati e vissuti ma altrettanto importante è anche mettere in sicurezza tutta quella parte del centro Italia e non solo quella perché non debba più ripetersi ancora una volta quanto accaduto con il sisma che ha portato morti, feriti, distruzione”.

La Furlan ha poi posto l’accento sulla riforma dell’Irpef e la riforma fiscale “per appesantire le buste paga dei lavoratori e dei pensionati e per far lavorare il 70% delle imprese italiane che operano per favorire i consumi interni. Il governo deve convocare CGIL-CISL-UIL per riavviare un confronto serrato su come riformare il fisco in maniera più equa e giusta per i lavoratori e pensionati”.