“La mia presa di posizione di ieri, che non ha voluto minimamente entrare nel merito della cosa – ha sottolineato il sottosegretario – è un intervento volto soprattutto a tutelare il sistema dell’intelligence del nostro paese”. Secondo Gabrielli, “se il tema è far chiarire al senatore Salvini quali sono le sue posizioni nei confronti della Federazione Russa, non serve evocare cose di questo genere. E’ una complicazione e rischia anche di spostare il problema”. E ancora: “Stiamo entrando in campagna elettorale – ha aggiunto il sottosegretario – quella è la sede nella quale, in qualche modo, qualcuno esporrà le sue posizioni”.
“Ma – ha rilevato – tirare per la giacca una serie di situazioni, attribuirle in maniera apodittica, tra l’altro anche lì decontestualizzando, credo non si renda un servizio soprattutto all’opinione pubblica che si deve fare una idea. Posso dire, per quello che è a conoscenza dei servizi segreti italiani, attività volte a favorire la caduta del governo Draghi da parte di questa interlocuzione non ci sono state. E’ questa forse la cosa che può interessare di più”.
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