“Una soddisfazione – ha aggiunto – al termine di questa esperienza ha a che vedere con il metodo di accompagnare una trasformazione così importante del settore giustizia in Italia attraverso il raggiungimento intese condivise da tutti dopo decennali contrapposizioni oserei dire dissidi sul tema della giustizia nel nostro Paese”. Poco prima. il ministro aveva detto che “la spinta gentile che l’Unione europea ha condotto nei confronti degli Stati membri attraverso i vari strumenti in campo, il rapporto sullo stato di diritto, sulla rule of law, il Pnrr sono stati un fattore decisivo per arrivare a completare tutte le milestone che ci eravamo prefissati”.
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