“Nonostante il successo ottenuto da Hire, stiamo concentrando le nostre risorse su altri prodotti presenti nel portfolio di Google Cloud. Siamo profondamente grati ai nostri clienti, così come ai talenti e ai sostenitori che ci hanno dato supporto in questo percorso”, spiega Google.
Google non ha mai reso noto in via ufficiale quanti hanno utilizzato il servizio destinato prevalentemente alle piccole e medie imprese che necessitano di un supporto durante la fase di selezione e assunzione del personale. Il supporto, spiega comunque Google, verrà garantito fino all’ultimo giorno di operatività.
Hire si aggiunge agli altri rami secchi tagliati da Big G: dalla casella di posta Inbox all’applicazione Allo per le chat, al suo social network Google Plus che non è mai riuscito a decollare.
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