Hong Kong, gatto domestico positivo al coronavirus

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È il secondo caso confermato al mondo dopo quello del Belgio, ma gli esperti rassicurano: gatti e cani non trasmettono il virus

HONG KONG ‒ Vive insieme a una donna contagiata il gatto risultato positivo al coronavirus. Il portavoce del ministero dell’Agricoltura e della Pesca di Hong Kong ha comunicato che il felino è stato sottoposto al tampone anche se non manifestava sintomi. La donna, di 25 anni, ha contratto il covid-19 dopo essersi recata in un bar di Hong Kong.

Si tratta del secondo caso dopo quello del Belgio: il gatto di Liegi, a differenza di questo, ha sviluppato dei sintomi.

In questa fase di isolamento forzato e di ansia i nostri amici a quattro zampe svolgono un ruolo centrale nel farci sentire meno soli e nel consentirci di continuare ad avere dei rapporti. Ma qualche settimana fa, dopo la notizia dei due cani di Hong Kong risultati positivi al coronavirus, si era scatenata una psicosi per la paura di contagio e alcune persone avevano abbandonato i propri cani.

Gli esperti dicono invece che possiamo stare tranquilli a riguardo: in una nota del ministero dell’Agricoltura e della Pesca di Hong Kong viene infatti specificato che al momento non c’è alcuna evidenza del fatto che gli animali domestici possano essere veicoli di trasmissione del coronavirus, e che i proprietari non dovrebbero abbandonare i loro amici a quattro zampe.

Certamente vanno seguite le nome igieniche di base, tra cui quella di lavarsi le mani dopo i contatti con il cane o il gatto.

Oltre ad essere un fenomeno estremamente raro, il contagio da covid-19 di un gatto o di un cane non ha dunque alcuna rilevanza dal punto di vista dei pericoli per l’essere umano. Nei casi riscontrati finora infatti gli animali da compagnia sono stati contagiati dal loro padrone, e non viceversa.

Se invece è l’essere umano ad essere infetto da coronavirus, è bene evitare contatti diretti con il cane e il gatto come con qualsiasi altro membro del nucleo familiare.