“Il ciondolo di Alice”, il libro di Filippo Nanni

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il ciondolo di aliceIn libreria dal 30 maggio “Il ciondolo di Alice”, il libro di Filippo Nanni a cura della Vallecchi editore Firenze. Una giovane giornalista è stata trovata morta nella sua casa. Un mistero archiviato troppo in fretta. Ma chi era davvero Alice, oltre il lavoro, oltre la fragilità che tutti fingevano di non vedere?

Un giornalista in pensione, un uomo d’altri tempi, decide di non accontentarsi. Né di quello che è stato scritto, né di quello che è stato taciuto. Inizia così una lenta, ostinata ricerca tra parole lasciate a metà, ricordi che graffiano, e un piccolo ciondolo che forse nasconde più verità di un’intera redazione. Con lo sguardo disincantato del cronista di razza e una scrittura nitida e sensibile, Filippo Nanni ci accompagna con passo lieve e profondo in una storia che parla di giornalismo, certo. Ma anche di amore per le cose fatte bene, di solitudine, silenzi e di verità dimenticate. E di quel filo sottile che unisce chi resta a chi se ne è andato. E di quella domanda che non smette di bruciare: cosa resta di una vita, quando la notizia svanisce? (Maurizio De Giovanni)

Sul citofono ci sono solo le iniziali: AM. Teresa affonda l’indice prima in modo delicato poi, dopo aver atteso invano una risposta, lo tiene premuto per qualche secondo. Niente. È una torrida serata di agosto, nel piccolo giardino che separa il cancello dal portone della palazzina è scattato l’innaffiamento automatico e qualche piacevole schizzo la raggiunge. Si guarda intorno, la strada è deserta intorno a questo edificio di quattro piani in una tipica periferia romana abbandonata a se stessa. Teresa ha lasciato la redazione con qualche minuto di anticipo dopo aver convocato nel suo gabbiotto a vetri i giornalisti che stavano preparando il tg.

Filippo Nanni è nato a Roma il 2 febbraio 1958. Laureato in Giurisprudenza, è stato vicedirettore di Rainews24 e del Giornale Radio Rai. Giornalista professionista dal 1988, ha seguito da inviato grandi avvenimenti in Italia e all’estero. In Rai dal 1991, ha lavorato anche al Tg3 (Caporedattore Cronaca), a Rai Tre (autore di programmi, tra i quali Ballarò) ed è stato Caporedattore degli Esteri al Giornale Radio). Ha vinto il Premio Cronista 1995. Dal 1999 insegna alla Scuola di giornalismo di Urbino. Tra i suoi libri ricordiamo Sopravvivere al G8 (Editori Riuniti, 2001) e Alle mie spalle – Le notizie in tv (Vallecchi, 2022).