ROMA – Ormai concluso il campionato di Serie A 2021-2022 abbiamo voluto fare il punto della situazione con Ruggero Lacerenza (foto), procuratore e agente Fifa, tracciando un bilancio della stagione delle varie squadre. Alti e bassi a seconda degli obiettivi raggiunti (e dei titoli vinti).
Il Milan è tornato a vincere lo scudetto dopo 11 anni. Se lo meritava?
Sì, è stato uno scudetto assolutamente meritato, e non parlo da tifoso ma da sportivo. Il Milan ha vinto grazie alla sua migliore progettualità, al gruppo, alla dedizione, e poi come in ogni cosa ci è voluta anche un po’ di fortuna. Sono convinto che possa essere un ottimo punto di partenza per il futuro.
Cosa ne pensa, invece, del secondo posto dell’Inter?
L’Inter, a mio avviso, è teoricamente la squadra più attrezzata o quella attualmente in grado di competere “meglio” in competizioni europee. Penso che il loro secondo posto sia stato più una delusione che una gioia, ma sono altrettanto convinto che prenderanno spunto dai loro errori e mancanze per ripartire ancora più agguerriti la prossima stagione.
Zero titoli per la Juventus, non accadeva dal 2011. È stata una stagione fallimentare?
Assolutamente sì. Un club così importante deve sempre ambire a vincere le competizioni alle quali partecipa, ma oggettivamente non è la stessa Juventus di qualche anno fa. Resta di buono il quarto posto che assicura al club un piazzamento in Europa.
La Roma, vincendo la Conference League, ha fatto l’impresa salvando il suo campionato?
Penso che la Roma, con la conquista della Conference League, abbia dato valore alla sua stagione e abbia rivitalizzato la tifoseria. Sicuramente si tratta di un ottimo risultato. Più che un’impresa, direi un percorso iniziato non così bene ma chiuso in bellezza.
Il Cagliari è tornato in Serie B dopo tanti anni.
E a mio avviso è stata quasi a sorpresa, perche’ non mi aspettavo questa retrocessione. Diciamo che, tra le piccole, era quella che avrebbe potuto fare qualcosa in più e salvarsi.
La Salernitana, invece, ha raggiunto una salvezza inaspettata, con Davide Nicola che è ormai diventato uno specialista.
Impresa assolutamente importante, ottenuta con sacrificio, applicazione e soprattutto grazie ad un allenatore davvero bravo che ha saputo rivitalizzare una piazza intera. Grande merito a loro.
L’annata dell’Atalanta è stata deludente?
Beh, ha ottenuto un posto in classifica che non appartiene ai suoi standard, ma non è stata la stessa Atalanta degli anni precedenti. Ha avuto delle mancanze importanti anche in molte partite meno complicate, e non ha sempre espresso il suo gioco avvolgente e offensivo. Avranno tempo per valutare e ricostruire, e restano una realtà bella del nostro calcio.