Il terremoto ha causato un calo del 5% su produzione e vendite nel Centro Italia

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Terremoto AmatriceROMA – Il terremoto che nel 2016 ha colpito quattro regioni del Centro Italia (Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo) ha causato una contrazione della produzione e delle vendite di oltre il 5% in media d’anno. Il dato emerge dall’ascolto che il centro studi della sede di Ancona di Bankitalia ha fatto di 2.500 aziende dell’area del cratere, confrontando la loro performance con altrettante imprese insediate all’esterno del cratere nelle stesse regioni e con caratteristiche simili.

L’impatto e’ stato negativo nell’intera area del cratere, ma l’analisi condotta ha consentito di evidenziare l’eterogeneita’ degli effetti del sisma, concentrati nelle zone piu’ vicine agli epicentri e piu’ marcati per le imprese di minore dimensione e operanti nell’agricoltura e nel terziario, specie nelle attivita’ collegate al turismo.

“Si tratta di attivita’ che traggono alimento dall’interazione con soggetti (famiglie, imprese, turisti) presenti nel territorio”, ha spiegato il responsabile del centro studi, Giacinto Micucci. “Nel complesso questi risultati suggeriscono che un importante canale tramite cui si sono manifestati gli effetti del sisma sull’attivita’ delle imprese e’ rappresentato dal calo della domanda proveniente dal territorio colpito, a sua volta riconducibile allo spopolamento dei luoghi per effetto dei disagi abitativi e ai minori afflussi turistici”.

Nel 2017 gli effetti si sono nel complesso attenuati ma l’eterogeneita’ e’ cresciuta: nella cintura piu’ esterna del cratere, dove sono insediate le principali aziende dell’area colpita e operano storiche specializzazioni manifatturiere, l’evidenza di effetti negativi viene meno; per le imprese del cratere core, specie quelle terziarie piu’ dipendenti dalla domanda locale, invece, persistono rilevanti effetti negativi, “anche perche’ legati al ritorno delle popolazioni ai territori di residenza”.