Intervista a Michela Salizzato, frizzante autrice per l’infanzia

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michela salizzato

Ho fiducia nei bambini, loro sono il nostro futuro. Non dobbiamo sottovalutarli

Sostiene di avere una grande fiducia nei bambini, la splendida Michela Salizzato. Autrice di libri per questo target, nonché per ragazzi, in questo momento è impegnatissima al Salone del Libro di Torino per incontrare i suoi piccoli lettori che stanno letteralmente divorando Totò e Greta Investigatori- Il mistero della scatola rubata ( Blitos Edizioni). Di questo e di molto altro ancora ci ha parlato la scrittrice.

Michela, Totò e Greta, gli indiscussi protagonisti della tua nuova storia, sono bimbi avventurosi che ci fanno divertire e, nel contempo, sognare. Eppure pare che i bambini di oggi non riescano più a fare tutto ciò… Ti sei dunque ispirata a una visione più nostalgica?

Ho fiducia nei bambini, loro sono il nostro futuro. Non dobbiamo sottovalutarli. Ci sono tanti bambini che sanno sognare e divertirsi nel modo giusto. Certo hanno più possibilità di quante ne avevo io in passato, ma non è detto che questo sia negativo.

Nel tuo racconto la Tecnologia viene lasciata fuori perlomeno per loro. Credi che sia giusto tenerli maggiormente lontani da essa per il loro bene?

La tecnologia non è del tutto lasciata fuori dal libro, è in mano agli adulti. Sono gli adulti a usare computer e cellulari per fare delle ricerche. Ad esempio è la sorella di Greta che cerca il proprietario dell’auto con la targa in internet, ed è sempre lei che stampa la mappa del quartiere. Ho voluto usare la tecnologia come strumento e non come gioco per bambini. Per i bambini della fascia di età 7-12 anni l’uso della tecnologia va controllato dagli adulti.

Una volta erano i genitori e i nonni a raccontare loro la favola della buonanotte, ora la ascoltano tramite video caricati su smartphone e tablet, non provi un grande sentimento di tristezza innanzi a ciò?

No, per me l’importante è che le favole ci siano e continuino a essere raccontate anche se con mezzi moderni. Ricordo la gioia che provavo quando ascoltavo le fiabe sonore che ai miei tempi erano sui dischi da ascoltare con il giradischi.

Tu che ricordi hai della tua fanciullezza? Che bambina sei stata?

Ricordo un’infanzia spensierata, non mi è mai mancato nulla anche se non si poteva avere tutto. Ad esempio alcuni libri alle scuole medie ce li passava la scuola ed era una grande sofferenza per me a fine anno doverli restituire.

Ero anche molto timida e riservata. Amavo giocare a pallavolo, leggere e avevo una grande fantasia. Nella mia mente tutto era possibile.

Credi che il nostro passato, in linea generale, possa influenzare concretamente il nostro presente e il nostro futuro?

Sì, sicuramente. Le nostre esperienze passate influiscono sul nostro carattere e sul nostro comportamento e influenzano ciò che siamo e ciò che saremo. Siamo esseri in continua evoluzione.