“Siamo entrati nel 2022 con otto anni di esperienza di guerra ibrida alle spalle”, ha aggiunto. “Al momento dell’invasione, eravamo già preparati per gli scenari peggiori”. Secondo Vitiuk, nel 2020 sono stati registrati quasi 800 attacchi informatici, più di 1.400 nel 2021 e nel 2022 questo numero è triplicato. “Massicci attacchi informatici sono stati respinti a gennaio e febbraio e ci hanno fornito ulteriore addestramento prima dell’invasione russa” alla fine di febbraio, ha continuato, aggiungendo che Mosca prende di mira in particolare il settore energetico, la logistica, le installazioni militari, nonché i database governativi e le risorse informative.
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