Libri: Stefano Mannucci racconta il rock ne “Il suono del secolo”

206

MILANO – Il rock ha fatto la Storia. Non è stato solo la colonna sonora degli ultimi sette decenni ma un vero e proprio fenomeno storico i cui effetti hanno avuto conseguenze sociali e politiche a livello planetario. È questa la tesi che Stefano Mannucci sostiene nel libro Il suono del secolo. Quando il rock ha fatto la storia” (pagg. 478, euro 18) da poco in libreria, edito da Mursia nella collana Leggi RTL 102.5 nata dalla partnership con RTL 102.5, la prima radio italiana.

«Attraverso la musica abbiamo cercato un modo nuovo di raccontare la storia. Abbiamo lasciato la parola a Mannucci, una delle voci di Radiofreccia, la nostra nuova emittente che trasmette musica rock. Stefano Mannucci con il suo libro parla agli adulti e ai millennial. Un racconto attraverso i decenni che, come ogni canzone rock che si rispetti, si apre con una “Intro” che proietta immediatamente il lettore in quel mondo vero, libero e anche un po’ folle del rock, e si chiude con un “Finale” che lo accompagna, lo lascia ai suoi ricordi, ai suoi sogni, alla sua voglia di libertà», dice Marta Suraci, responsabile marketing e comunicazione di RTL 102.5.

Nel libro, Mannucci mette in parallelo il racconto dei fatti storici degli ultimi settant’anni con quello della vita degli artisti, dei concerti, delle canzoni, delle trasformazioni del mondo del rock: il primo uomo sulla Luna e i cinquecentomila di Woodstock che nello stesso periodo, l’estate del 1969, incarnano in modi diversi il sogno della conquista di nuovi mondi. Il Vietnam, John Lennon e Imagine, canzone ispirata al Manifesto di Karl Marx che, per uno dei cortocircuiti che il rock ha prodotto nella storia, è diventata una delle più amate dai cattolici e dal Papa. E ancora: Elisabetta II che ha regnato su tre generazioni di ribelli musicali o l’integrazione razziale accelerata dai concerti di Chuck Berry e Elvis.

Negli anni in cui i giovani sia affacciano come soggetto politico nella Storia, il rock è il suono della rivolta e del cambiamento. Globale prima della globalizzazione, alla metà degli anni ’80 il rock anticipa i grandi temi della solidarietà internazionale quando, con l’evento Live Aid, cerca di fare un salto di qualità: dalla protesta alla proposta.

Correndo lungo i decenni, passando attraverso le disillusioni della Generazione X di Kurt Cobain e Chris Cornell e la ritirata del rock a favore del pop, il libro arriva fino alla cronaca dei nostri giorni e al deflagrare dello scontro tra Occidente e Islam radicale: The rising di Bruce Springsteen è l’album che, all’indomani dell’11 settembre, non solo canta il dolore e il riscatto dell’America ma prova a far capire le ragioni dell’altro. E, più recentemente, sarà proprio il Boss a dare il ‘la’ al coro che si oppone alla politica di Trump.

«Negli ultimi due anni il rock è tornato suo malgrado in campo e si sta riprendendo uno spazio anche politico», dice Mannucci. «La musica prova di nuovo ad alzare il velo sulle brutture del mondo e in certe situazioni, a cambiare lo scenario dentro e attorno a noi. Il rock è chiamato, ancora una volta, a timonare la Storia».

Per la generazione dei baby boomer queste pagine, piene di informazioni, come la vera storia della morte di Jim Morrison, ritratti di cantanti colti nel loro privato e aneddoti, sono un viaggio nella memoria, per i millennial la scoperta del mondo musicale dei padri e dei nonni da leggere come un romanzo.