“Dal 2014 ci siamo impegnati per implementare il diritto all’oblio in Europa e per trovare un punto di equilibrio tra il diritto di accesso all’informazione e la privacy. È bello vedere che la Corte ha condiviso le nostre argomentazioni; siamo grati alle organizzazioni indipendenti per i diritti umani, alle associazioni del mondo dell’informazione e alle molte altre associazioni in tutto il mondo che hanno presentato le loro opinioni alla Corte”, spiega Peter Fleischer, Senior Privacy Counsel di Google.
“Leggeremo le motivazioni della decisione della Corte di Giustizia, che però ha sicuramente un impatto rilevante sulla piena effettività del diritto all’oblio. In un mondo strutturalmente interconnesso e in una realtà immateriale quale quella della rete, la barriera territoriale appare sempre più anacronistica”. E’ questo il commento del Garante per la privacy, Antonello Soro, alle sentenze della Corte Ue.
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