ROMA – “Io mi sono resa conto del ruolo fondamentale che l’Italia può giocare particolarmente nel Mediterraneo, in Africa, nel vicino Oriente: è il nostro ieri, oggi, e lavoriamo perché sia anche per domani”. Così Giorgia Meloni nella conferenza stampa a chiusura della conferenza di Roma. “Quelle di oggi non sono idee astratte – sottolinea – il ruolo dell’Italia non è un’idea astratta, l’Italia con la cooperazione ha un portafoglio di oltre un miliardo”.
“L’Italia – assicura – ha le carte in regole per giocare un ruolo nel Mediterraneo”. E poi: “Bisogna colpire le reti finanziarie” che stanno dietro i trafficanti, “‘follow the money’ avrebbe detto qualcuno a cui siamo molto legati, anni fa”, ha affermato Meloni facendo implicito riferimento al giudice Giovanni Falcone.
“Quello partito oggi è “un processo perché ovviamente noi ci diamo un orizzonte ampio, questo è l’inizio di una piattaforma strategica, di una piattaforma inclusiva”. Per Meloni quello delle migrazioni è “un tema del quale vanno soprattutto rincorse e comprese le cause. Oggi per chi ha seguito tra voi il dibattito ci si rende conto di quanto il fenomeno sia multiforme, di quanto ogni nazione abbia problemi, ma tutti sono vittima in qualche modo del fenomeno se non viene gestito”.
“Fermare le reti di trafficanti – sottolinea – è un obiettivo che tutti condividiamo, dobbiamo promuovere percorsi sicuri e legali e migliorare le procedure di asilo e di gestione, dobbiamo ripartire equamente gli oneri per i paesi che ospitano i rifugiati, aiutare i paesi che più di tutti si stanno caricando il peso di chi scappa dal terrorismo e ha inevitabilmente bisogno di vedere rispettato il diritto internazionale”. E infine: “Per fare questo serve un lavoro comune molto ampio che nessuno può evidentemente fare da solo”, avverte il premier italiano.