Questa specialità viene ottenuta esclusivamente dal latte di Vacca Agerolese, razza autoctona molto rustica. Una volta scaldato il latte, si aggiunge caglio di capretto e si fa una doppia cottura. La cagliata matura poi per molte ore prima della filatura, momento in cui il casaro diventa anche un po’ artista e modella la pasta, la allunga, la striglia. L’ultimo passaggio è la legatura a sei spicchi, in modo che il peso sia ben distribuito durante la stagionatura che dura almeno sei mesi. Al taglio, la pasta risulta morbida, compatta e profumata. Il servizio completo questa sera a Striscia la notizia.
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