Peak of Taste, il bilancio della 2° edizione tra alta cucina e solidarietà

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La rassegna ha riunito stelle Michelin e talenti della cucina per rendere omaggio ai prodotti locali con ricette innovative

COURMAYEUR – Cala il sipario, tra gli applausi, sulla seconda edizione di Peak of Taste, la rassegna che porta l’alta cucina a Courmayeur. Le prenotazioni sono andate sold out, e il pubblico ha potuto gustare le specialità di montagna dei più importanti chef stellati. Grande successo per una manifestazione che ha fatto della beneficienza uno dei suoi focus principali. A partire dall’asta che si è tenuta venerdì scorso: in palio, una mattinata di sci con la campionessa del Mondo Federica Brignone, sulle piste che l’hanno vista crescere.

“Sono orgogliosa di essere Ambassador di Courmayeur per tutto quello che rappresenta e anche per iniziative come questa, il cui ricavato andrà in beneficienza, grazie al lavoro di 1 Caffè Onlus e della onlus locale ASperT, che supporta le persone con disabilità nel loro diritto di godere dello sport e della montagna” ha raccontato Federica che ha dedicato tempo e attenzione alla causa sposata da Peak of Taste e da 1 Caffè Onlus: un lavoro di squadra che genererà un effetto positivo a lungo termine sul territorio”,

Peak of Taste ha esplorato tutti significati della parola bontà, naturalmente anche in senso gastronomico. È stata grande la partecipazione alle cene sulle piste da sci nel weekend dal 16 al 19 marzo, firmate Mountain Gourmet Ski Experience. L’appuntamento annuale ideato da Heston Blumenthal and Momentum Ski ha visto partecipare i migliori interpreti della cucina Made in UK, provenienti da due ristoranti “tri-stellati”: lo chef canadese Jonny Lake e la vincitrice del premio Michelin Sommelier Isa Bal, dal ristorante Trivet di Londra, e allo chef Jean Philippe Blondet, dell’Alain Ducasse Dorchester.

Il clou della manifestazione è stato però la “Cena della creatività”, evento organizzato in collaborazione con Buonissima, la rassegna torinese di alta gastronomia organizzata da Produzioni Fuorivia, IL e Associazione Raggio Verde, con la Direzione artistica di Luca Iaccarino, Stefano Cavallito e Matteo Baronetto. A Punta Helbronner, nel ristorante in quota di Skyway Monte Bianco, Davide Scabin ha sorpreso gli ospiti con un pre-cena intitolato “Il futuro è ciò che ci siamo dimenticati”, dando vita ad un viaggio nelle ricette della tradizione eseguite ai massimi livelli apprezzatissimo dal pubblico. Molto innovativa è stata la cena che è seguita al ristorante Pavillon, affidata alle cure di Ana Roš, nelle prime posizioni del ranking mondiale degli chef, che ha proposto un menù di sei portate realizzato a partire dalle materie prime valdostane, rielaborate dalla sua creatività.

Serate che hanno registrato il tutto esaurito e brindisi con i migliori chef della scena internazionale: si è conclusa così una seconda edizione ricca di sorprese. Peak of Taste ha aperto anche una finestra sul futuro. La serata dedicata all’asta di beneficienza è stata infatti l’occasione per raccontare, di fronte a un pubblico di enti, brand e partner di Courmayeur, l’ambizioso progetto di ospitare il Summit dei Capi di Stato e di Governo del G7. Nel 2024, l’anno in cui l’Italia assumerà la Presidenza, la vetta più alta dell’Europa occidentale potrebbe accogliere i leader del pianeta: un evento dalla grande carica simbolica che permetterebbe, da un parte, di mostrare al mondo l’inestimabile patrimonio culturale e paesaggistico di cui l’Italia dispone e, dall’altra, di incidere sulle prioritarie sfide globali, a cominciare dal cambiamento climatico, emblematicamente rappresentato dai più importanti ghiacciai dell’arco alpino, di cui Courmayeur e la Valle d’Aosta sono attenti e consapevoli custodi.