Ponte dell’Immacolata, tre segreti per fare una valigia perfetta

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pino pelusoDue giorni fuori porta sono sempre un’ottima idea per ricaricarsi sia per un fine settimana o per approfittare dei prossimi ponti, come il week end lungo dell’Immacolata che per i milanesi inizierà prima con la celebrazione del Patrono Sant’Ambrogio. Già pronti a partire quindi, ma come preparare la valigia perfetta?

Una valigia perfetta per brevi periodi dove farci stare abiti da tempo libero e completi da lavoro nella speranza di non ritrovarseli sgualciti una volta arrivati a destinazione non è mai un’impresa semplice. Ma il Maestro Sarto Pino Peluso, dell’omonima sartoria napoletana, ci svela i segreti per la valigia perfetta, dove grazie a piccoli accorgimenti, una volta a destinazione non ci saranno sorprese.

“Come mai un Maestro Sarto dà consigli su come mettere le cose in una valigia? Se pensate che per stirare uno dei nostri capi spalla occorrono oltre due ore di stiro con un ferro pesante circa 7kg allora la risposta arriverà spontanea, non sopportiamo che tanti sacrifici possano svanire chiusi in una valigia in poche ore di viaggio. Anche per brevi periodi è importante preparare la valigia ad hoc, così da non doversi trovare, una volta aperta, tutti abiti sgualciti da dover stirare nuovamente– spiega il Maestro Sarto Pino Peluso– bastano poche semplici regole e aprire la valigia non riserverà più brutte sorprese”. Per evitare pantaloni sgualciti, camice spiegazzate e giacche con brutte grinze è sicuramente importante la manifattura del prodotto iniziale “la cura nella realizzazione e la scelta del tessuto sono alla base di un prodotto sartoriale che può essere indossato in ogni momento”.

Il Maestro Peluso svela i tre segreti per fare una valigia perfetta:

  1. le camicie è meglio riporle come da confezione avendo cura di riempire il collo con qualcosa di morbido, come i calzini, per mantenerne la forma;
  2. all’interno dei pantaloni, invece, è buona regola inserire un asciugamano piegato, così da evitare pieghe indesiderate;
  3. le giacche, in ultimo, vanno sempre riposte con la fodera esterna, per proteggerle da antiestetiche grinze.

”Se stiamo solo qualche giorno e non vogliamo portarci dietro l’inverosimile per le evenienze allora vi dò un buon trucco che vi permetterà di avere più cambi con meno pezzi da mettere in valigia: portiamo un solo abito, meglio se blu medio/scuro e un pantalone grigio medio scuro, per il viaggio indossiamo una giacca a quadri e il pantalone abbinato ma a fondo unito. Questo ci permetterà di mettere in valigia una sola giacca ma disporre di 4/5 cambi diversi. Per la sera è meglio scegliere un abito medio scuro, uno spezzato con giacca blu e pantalone grigio per il pomeriggio, uno spezzato con giacca a quadri e pantalone abbinato in tinta unita per il giorno. Sui tessuti è sempre molto importante sceglierli in base agli utilizzi. D’inverno, ad esempio, lane, cachemire, flanelle aiutano a ripararsi dal freddo”.

Come piegare giacche, camicie, pantaloni e altri piccoli indumenti in valigia? “Con il metodo Peluso- risponde il Maestro Sarto-: fodere all’esterno, manica contro manica all’interno in modo da proteggere la stoffa da ulteriori stress. Pantaloni già piegati a metà come se fossero appesi ad una gruccia con un asciugamano piegato in modo che la pressione non sgualcisca la stoffa. La difficoltà più grande sarà con le camicie, piegatele con il sistema negozio se avete dei cartoncini come da primo acquisto meglio ancora, qui il trucco è quello per non fare schiacciare il colletto. Si possono anche mettere all’interno dei calzini per riempire il vuoto e renderlo più forte. Consiglio di utilizzare tessuti come oxford, cellulare o twill più pesanti e sarà tutto più semplice. Una volta in hotel aprire tutto e lasciate riposare appesi sulle grucce gli abiti ognuno per conto suo”.

Infine “il mio consiglio è quello di procurarsi dei copri abiti e su una sola gruccia riporre anche più di un capo. I copri abiti, quelli buoni, sono dotati di tasca porta camicia, in quello spazio è possibile inserire anche qualche cravatta, chiudere la valigia e buona vacanza a tutti”.