Predire la futura resa in campo dei calciatori e potenziarne le prestazioni attraverso il cervello è possibile

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MILANO – La sessione invernale del calciomercato è in piena attività e si concluderà venerdì 31 gennaio. Quattro delicatissime settimane in cui i club di Serie A e Serie B hanno l’opportunità di trovare il rinforzo decisivo per la propria rosa, oppure di liberarsi da quegli elementi che non si sono rivelati all’altezza delle loro aspettative. E mentre i tifosi esultano per il ritorno in Italia di Ibrahimovic, e sperano nell’arrivo di Vidal ed Eriksen, le trattative tra dirigenti e procuratori si fanno serrate.

Ma davvero dare una valutazione economica corretta a un calciatore è solo una questione di intuito, capacità di negoziazione e spirito imprenditoriale? In realtà c’è molto di più, a detta di Aiace Ruscianoneuropsicologo e neuroscienziato dello sport, già responsabile e project leader dell’area psicologica Mind Room 2.0 di AC Milan – Milan Lab, ora responsabile del Lab di AC ChievoVerona e direttore del Master del Centro Universitario Internazionale in Sport Neuroscience & Human Performance. Rusciano, che ama definirsi “l’Allenatore delle potenzialità del cervello in prestazione”, da oltre 10 anni si occupa di neuroscienze cognitive, nuove tecnologie e intelligenza artificiale applicate al calcio, al management e alle organizzazioni sportive.

Il suo lungo percorso ha dato come frutto la metodica Rusciano-Neuroplus®, il primo metodo neuroscientifico non invasivo e non farmacologico per migliorare benessere, prevenzioni degli infortuni e prestazioni attraverso basato le risorse cerebrali, applicabile a calciatori professionisti ma anche ad altri sport come golf, scherma, motoGP, basket, atletica e boxe, ma anche a manager e al settore militare. I risultati della metodica Rusciano-Neuroplus® sono stati scientificamente validati in atleti di Serie A con il CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) di Roma, CNR di Marsiglia e con l’Università di Trieste e provano “un potenziamento del cervello e delle prestazioni dell’atleta”.

Ma come funziona il metodo Rusciano-Neuroplus®Così come la salute dei giocatori, anche i dati e gli algoritmi sono un capitale altrettanto prezioso per il Club, in grado di supportare le decisioni e la visione di scenari futuri. Nel mio lavoro applico le neuroscienze cognitive e l’Intelligenza Artificiale per il monitoraggio della squadra, per interventi di neuro-potenziamento e per ottimizzarne le prestazioni, il recupero e la prevenzione degli infortuni. È la value market brain prediction, che, attraverso sport brain analytics, rende possibile stimare e predire il valore di mercato del giocatore, attraverso la valutazione del potenziale insito nel cervello”.

La prima fase, cosiddetta di neuro-monitoring, prevede il check up dell’alteta, del manager o della squadra ed è dedicata alla valutazione delle risorse cerebrali attraverso tecnologie neuroscientifiche e test rapidi, come mappe elettroencefalografiche, attività cardiaca, stress psicofisico, tono muscolare, respirazione, analisi della qualità di processi cognitivi specifici.

In seguito si passa all’intervento specifico con tecnologie di neuro-potenziamento non invasivo, che producono un ‘empowerment’, un incremento delle prestazioni mentali e un controllo neurofisiologico superiore. “I benefici si traducono in 0,5 secondi di vantaggio nella velocità del cervello, presa decisionale e analisi cognitiva delle situazioni critiche, un miglior controllo neurofisiologico e ribilanciamento delle reazioni di stress, recupero migliore (fino al 70%) e una riduzione degli infortuni muscolari del 13%, con un impatto significativo sui KPI economici e sui vantaggi competitivi del Club, osservati in una piattaforma di intelligenza artificiale in real time che ne monitora tutti gli indici”, spiega Rusciano.

In pochi minuti, un atleta o manager stimolato con la metodica non invasiva Rusciano-Neuroplus® è in grado di dimezzare, smaltire e recuperare dal carico fisiologico di stress e affaticamento, con un ribilanciamento a livello psicologico, cardiovascolare e del sistema nervoso, così come di predisporsi fisiologicamente e mentalmente nella migliore “finestra di performance” prima della gara e nei momenti cruciali. I dati dimostrano che il risultato è un vero e proprio cambiamento di connessione fra cervello, cuore e muscoli in atleti top”.

Il metodo brevettato da Rusciano è il primo ad essere stato validato dalla comunità scientifica internazionale, attraverso uno studio pubblicato dalla rivista Psychophysiology nel 2017 e basato proprio su una sperimentazione condotta su 20 calciatori di Serie A. Le loro caratteristiche psicologiche, fisiologiche e visuo-attentive sono state analizzate prima e dopo la stimolazione con Neuroplus®, dimostrando la stretta correlazione fra i processi di potenziamento e il numero di goal e di assist, oltre alla riduzione degli infortuni.  

Va da sé che questa può rivelarsi una vera e propria rivoluzione in termini di vantaggio competitivo e di mercato basato sul potenziale del cervello. “Con questo metodo i dirigenti sportivi hanno a disposizione una piattaforma di intelligenza artificiale basata su neuroscienze e algoritmi per valutare, selezionare e fare proiezioni sulla loro rosa e i potenziali acquisti, con oggettività e svincolandosi dalla pressione mediatica”, specifica ancora Rusciano.

In più di 10 anni di attività in Club professionistici, Rusciano ha effettuato più di 5000 test sul cervello di calciatori professionisti di alto livello, lavorando con vari allenatori della massima serie, applicando la metodica nel campionato italiano di Serie A e B. Come consulente ha seguito vari Club e atleti nazionali e internazionali, olimpionici di varie discipline sportive, manager di multinazionali e agenzie di procuratori su aree quali la valutazione del potenziale del calciatore, l’aumento delle prestazioni attraverso la metodica di neuro potenziamento.