Prestiti bancari: le proposte delle banche

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Sono numerosi gli italiani che necessitano di un prestito. Tra le proposte delle banche per quanto riguarda i prestiti bancari vogliamo oggi parlare dei prestiti personali. Si tratta di prestiti non finalizzati, che il cliente può richiedere sia per effettuare piccole spese, ad esempio per pagare una vacanza o un elettrodomestico, sia per avere a disposizione del contante sul proprio conto bancario. La proposta, per quanto riguarda i tassi di interesse applicati, dipende dalla banca cui ci si rivolge, ma anche dal periodo storico. Ad esempio in questi mesi si sta osservando un preciso abbassamento nei tassi di interesse applicati da alcune banche, che intendono favorire tutti coloro che si trovano a corto di denaro.

Come si chiede un prestito

Oggi per ottenere un prestito è sufficiente collegarsi al sito della banca cui si intende rivolgersi per il finanziamento. Le offerte per quanto riguarda i prestiti bancari sono infatti tutte pubblicate online, sia per quanto riguarda i documenti da consegnare, sia per l’offerta commerciale disponibile. Spesso la singola banca concede al proprio cliente di effettuare l’intero processo di richiesta del prestito direttamente online. Chi non è cliente invece dovrà mettersi in contatto con un agente, o con un esperto della banca stessa, richiedendo un appuntamento telefonico o allo sportello. Per la richiesta è necessario consegnare alla banca, anche in formato digitale, alcuni documenti.

I documenti per richiedere un prestito bancario

Le banche tendono a concedere prestiti esclusivamente a coloro che sono in grado di indicare un reddito regolare. Per questo motivo per richiedere un prestito bancario è necessario consegnare alla banca un’attestazione di reddito. Può essere l’ultima busta paga, o anche la pensione percepita nei mesi precedenti alla richiesta; per i lavoratori autonomi il modello unico degli ultimi 2 anni potrà chiarire alla banca la situazione economica del cliente. Ovviamente è necessario anche allegare alla richiesta una copia di un documento di identità e della tessera sanitaria, in modo che la banca possa identificare in modo preciso il singolo cliente.

La rate del prestito

Quando si richiede un prestito l’offerta commerciale della banca cui ci si rivolge indica il tasso di interesse applicato. Nel caso dei prestiti personali tale tasso è fisso, quindi rimane uguale per l’intero periodo di ammortamento, che può raggiungere i 10 anni (quindi 120 rate). È bene però ricordare che, seppur esista una precisa legislazione che regolamenta i prestiti personali, sono poi le banche a proporre ai propri clienti specifiche offerte; per questo motivo può capitare al singolo cliente che la banca gli conceda un prestito personale con durata superiore ai 10 anni. L’ammontare delle rate non è poi così semplice da calcolare, perché una volta conosciuto il tasso di interesse applicato, lo si dovrà calcolare per l’intera durata del periodo di ammortamento, considerando però che il capitale da restituire diminuisce progressivamente. Per questo motivo alcune banche offrono ai propri clienti semplici strumenti per il calcolo della rata mensile, che si ottiene indicando la cifra richiesta, il tasso di interesse e il numero delle rate.

TAN e TAEG

Il TAN, o Tasso Annuo Nominale, è l’indicatore che ci precisa l’offerta della singola banca. In pratica è il tasso fisso applicato annualmente dall’istituto di credito sul prestito personale. Questo indicatore potrebbe però non consentirci di comprendere a fondo quale sarà la spesa da sostenere per la restituzione del prestito. Oltre al TAN infatti per il calcolo delle rate è necessario aggiungere le spese di gestione della pratica, la somma inziale da saldare alla banca per l’apertura del finanziamento, le spese per l’invio della documentazione periodica, oltre a calcoli che riguardano la modalità di pagamento scelta e il numero di rate dovute alla banca. Il TAEG è quindi sempre leggermente più alto rispetto al TAN; per confrontare tra loro due offerte di prestito bancario è consigliabile utilizzare il TAEG.