“Purpureus Terrae”, il romanzo d’esordio di Nicolò Pedreschi

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purpureus terraeLeggendo “Purpureus Terrae” (Edizioni Albatros, 2023), il romanzo d’esordio di Nicolò Pedreschi, viene subito da chiedersi: fino a che punto si spingerà l’evoluzione tecnologica? Quando potremmo dire che avrà raggiunto il suo massimo grado di espansione? Già oggi, nel mondo che conosciamo, la tecnologia governa tutto: ogni giorno capita di imbattersi in articoli che raccontano dei rischi e dei vantaggi legati all’AI, l’intelligenza artificiale, eppure, per capirne qualcosa di più su come andrà il nostro futuro – o perlomeno quello del nostro mondo – c’è chi dice che basti leggere i romanzi distopici e fantascientifici presenti e passati, che con un certo margine di prevedibilità, sanno rivelarsi anticipatori di un mondo che ancora non conoscevamo.

Il mondo che prende vita tra le pagine del buon esordio di Pedreschi è quello del 3202: la società è suddivisa in Civis ed Exterus e si fonda su principi, tanto assurdi quanto già percorsi, di forte disparità sociale. Basti pensare a tempi remoti (ma purtroppo, spesso, anche presenti), come per esempio nella società egizia o in quella romana o ancora nell’organizzazione delle colonie, in cui gli schiavi vengono considerati inferiori e privi di qualsiasi importanza – se non quella della forza lavoro.
Per certi versi, quindi, “Purpureus Terrae” si costruisce come tutte le distopie a partire da una forte analisi critica della società odierna, le cui conseguenze delle decisioni umane vengono portate agli estremi. Come di fatto in letteratura si comporta la metafora, la distopia sci-fi tenta di raccontare i pericoli a cui il genere umano va incontro inserendoli all’interno di un contesto sconosciuto, manipolato dall’immaginazione e dall’estro dello scrittore: un futuro che si presenta come la deriva di ciò che stiamo vivendo, il fanalino di coda delle nostre responsabilità.

“Purpureus Terrae” si fa carico di condurre il lettore verso una maggiore consapevolezza delle proprie azioni; la sua attualità, poi, non può che essere ritrovata nella decisione di realizzare un mondo in cui il divario sociale e l’assenza totale di rispetto regnano sovrani. Ciò che è incredibile è la capacità dello scrittore, esordiente appunto, ma che si destreggia nel testo con capacità ed equilibrio. Paradossalmente, rispetto alla storia che viene raccontata, nell’opera di Pedreschi, da un punto di vista compositivo tutto è perfettamente equilibrato.
I personaggi sono vividi e ben costruiti, facile è per il lettore individuare subito la parte dei giusti e dei cattivi, empatizzando con il protagonista in prima persona che narra la vicenda, il console Hellmann, a cui viene affidato l’arduo compito di risolvere il mistero collegato all’omicidio di Deng Peric. La stessa meticolosità la si può ritrovare anche nei luoghi descritti, a partire dal Pianeta Marte, un luogo in cui l’ordine e il rigore sono andati perduti e dove ognuno, di fatto, fa ciò che lo stomaco gli comanda. Pedreschi, che ha pensato proprio a ogni aspetto del romanzo, non si risparmia di inserire nelle prime pagine di “Purpureus Terrae” una playlist che invita il lettore a essere ascoltata durante l’evoluzione della storia: dai Metallica a Stevie Nics e Joss Stone, musica che contribuisce a rendere ancora più stupefacente e immersiva quell’atmosfera distopica e immaginifica propria del romanzo d’esordio di Pedreschi.

Per questo chi leggerà “Purpureus Terrea”, al di là dei propri gusti e attitudini personali, non potrà che rendersi conto delle capacità di Nicolò Pedreschi, capacità con cui sembra di assistere a un film, tanto sono vivide e reali le scene raccontate e la storia in generale. E noi tutti non possiamo che augurarci che, come il finale del romanzo lascia presagire, sia presto pronto un seguito, per addentrarci ancora di più tra i misteri e le derive di Marte e del nuovo assetto globale.

Trama di “Purpureus Terrae”

Anno 3202.
Grazie all’evoluzione tecnologica, l’uomo ha conquistato il sistema solare. La società è divisa in due categorie: Civis ed Exterus, caratterizzate da disparità sociali profonde. Ad aumentare le disuguaglianze, impera il Consolatus, un tirannico organo di polizia militare, direttamente agli ordini del Consiglio Solare, l’organo che governa il sistema. Nella sede centrale della WSCO – agenzia leader nella sperimentazione scientifica nata su Marte, a Nuova Beirut, dalle ceneri della Nasa – viene rinvenuto il cadavere di un alto funzionario dell’agenzia, Deng Peric. Il console William Lion Hellmann viene incaricato di fare luce sull’accaduto. Con la minaccia di una guerra tra pianeti e i continui tentativi di depistaggio delle indagini, Hellmann si troverà a rispondere a un’unica domanda: cosa c’è dietro la morte di Peric?

SCHEDA LIBRO

Titolo dell’opera: Purpureus Terrae
Autore: Nicolò Pedreschi
Editore: Albatros
Genere: Thriller / Narrativa sci-fi
Pagine: 260
Link di vendita: https://www.amazon.it/Purpureus-terrae-Nicolò-Pedreschi/dp/8830675601/ref=sr_1_1?crid=31ATT9400AEF1&keywords=purpureus+terrae&qid=1700557130&sprefix=purpureus+t%2Caps%2C121&sr=8-1