MOSCA – Secondo Vladimir Putin, Kiev ancora non rispetterebbe gli accordi sulla questione umanitaria e le centrali nucleari sono sotto il controllo russo per “evitare provocazioni”. Questa la versione del presidente russo in una conversazione telefonica con il presidente francese Emmanuel Macron, nuovo contatto dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. Nonostante la “tregua” per l’uscita dei civili da Mariupol e Volnovakha, gli ucraini “non hanno permesso” l’evacuazione. Così Putin parlando con il collega francese. Macron è stato invitato a “lavorare attivamente con le autorità di Kiev” al fine di far “rispettare le norme del diritto umanitario internazionale”.
“Vladimir Putin ha anche informato (Macron) dello stato delle cose durante i negoziati della delegazione russa con i rappresentanti ucraini”, ha affermato il Cremlino in una nota. “L’importante è che Kiev adotti un approccio serio al raggiungimento di accordi, la cui attuazione è importante per porre fine ai combattimenti” si aggiunge. In questi giorni molte preoccupazioni sono state sollevate anche in merito alla gestione delle centrali nucleari nel paese invaso. “Relativamente alla preoccupazione espressa da Emmanuel Macron circa la garanzia della sicurezza delle centrali nucleari sul territorio dell’Ucraina, Putin lo ha informato in dettaglio della provocazione messa in scena dai radicali ucraini nell’area della centrale nucleare di Zaporizhzhya con il coinvolgimento di un gruppo di sabotaggio”, ha affermato il Cremlino in una nota.
“Le truppe russe in collaborazione con l’unità di sicurezza e il personale ucraini continuano a garantire il funzionamento della centrale nucleare in modalità normale e il livello di radiazioni rimane normale: tutti questi fatti sono stati ufficialmente confermati dall’AIEA (Agenzia internazionale per l’energia atomica) e la sicurezza nucleare dell’impianto è protetta in modo affidabile”, ha promesso il Cremlino. Le forze russe controllano anche il sito nucleare di Chernobyl, ha ribadito Putin a Macron. “Tutto questo viene fatto per escludere la possibilità che neonazisti ucraini o terroristi organizzino provocazioni cariche di conseguenze catastrofiche”, si legge nella dichiarazione.