Raffaele Morelli, Coronavirus: “Dobbiamo allontanare il pensiero” [VIDEO]

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Lo psichiatra ha spiegato in un video come pensare sempre al Coronavirus, oltre a non farci stare bene, indebolisca le difese immunitarie

Raffaele Morelli su Coronavirus: "Dobbiamo allontanare il pensiero"

MILANO – In questi giorni alla diffusione del Coronavirus in Italia ha fatto seguito una vera e propria psicosi. Sul tema é intervenuto lo pichiatra Raffaele Morelli che, attraverso un video pubblicato su youtube, ha voluto far chiarezza e infondere serenità e ottimissmo.

“Le aree del cervello dove esiste l’ipotalamo – ha esordito Morelli- sono collegate agli affetti, alle emozioni ma anche agli ormoni e al sitema immunitario. Per queto nella depressione il rischio di patologie degenerative é più alto. Continuando a pensare al virus creiamo dentro di noi uno stato di dipendenza dalla paura: di essere invasi, di essere contaminati. E questa paura finisce per prendere il sopravvento e per indebolire profondamente il notro sistema immunitario.

Dal Coronavirus dobbiamo distrarci – ha proseguito- non dobbiamo continuare a pensarci. Sappiamo che si tratta di un’influenza, che può diffondersi in modo molto ampio, ma di un’influenza. Tutte le influenze creano ogni anno delle morti, sintomi lievi e altri più importanti. L’unico problema é che il Coronavirus può diffondersi in modo molto più significativo.

Stiamo ripetendo la filosofia dell’atavismo e stiamo vivendo questa situazione come in passato. C’è la caccia agli untori perche stiamo vivendo come al tempo della pete descritta da Manzoni. Per questo il nostro sguardo si richiude. Stiamo vivendo soltanto per evitare il contagio, per stare  attenti a chi incontriamo, covati da una rabbia paranoica che ci fa vedere nell’altro il probabile aggresore.

La nostra psiche non é soltanto quello che abbiamo ereditato dai nostri avi – ha detto il Professore- é anche altruismo, generosità, creatività, distrazione. La nostra psiche é come quella dei bambini quando giocano, é centrata sul desiderare. Sembra quasi che restare attaccati ai social per vedere cosa succede ci distolga da quelli che sono i nostri codici più profondi, dalla nostra vera identità.Gli unici esseri immuni psichicamente sono i bambini che se sentono parlare di Coronavirus si angosciano e riprendono a giocare, che festeggiano la scuola alla quale non vanno. Proprio perchè ci chiudiamo in uno stato paranoideo, si libera quell’aggressività che porta a quelle scene patetiche di allontanare le persone, come é succeso a Ischia.

Io penso che le persone non rinunceranno ad andare nei parchi, a stare vicino agli alberi, dove vengono liberate sostanze che rinforzano il sistema immnitario, che ci evitano malattie. Non dimentichiamo che la luce solare é uno dei più potenti antidepressivi che ci siano. Insomma – ha concluso Morelli- la cosa che dobbiamo fare é allontanarci dal pensiero perche questo pensiero non soltanto ci toglie la possibilità di stare bene ma indebolisce le nostre difese”.

Foto tratta dalla pagina ufficiale Raffaele Morelli