“Non è però possibile arrendersi supinamente a questo scenario. Si può reagire – aggiungono nel Rapporto – a partire dal livello ‘locale’ italiano, guardando ai pochi ma significativi aspetti positivi che si affacciano timidamente alla ribalta e che hanno bisogno di fiducia e tenacia per poter prosperare: l’introduzione della nuova protezione speciale, le vie sperimentali per l’accesso legale e sicuro nel nostro Paese di minori attraverso i visti per studio, e il protagonismo dei rifugiati che iniziano a prendere pubblicamente parola nel dibattito pubblico e scientifico. Possono forse sembrare piccoli lumi in un panorama fosco e disperante, ma dimostrano anche che il cambiamento è sempre possibile e che va costruito giorno per giorno, mettendo insieme risorse e volontà plurali e trasversali”.
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