PESCARA – Il segretario di Rivoluzione Cristiana, Gianfranco Rotondi, ha convocato direzione e ufficio di presidenza del partito a Pescara venerdi’ 31 agosto alle ore 15 presso l’Aurum, mentre alle ore 17 seguira’ una conferenza stampa a cui parteciperanno “i segretari dei movimenti convergenti nel progetto di ricostruzione della Dc”.
Nell’occasione verrà lanciata la proposta, anticipata in una lettera indirizzata dal segretario ai dirigenti del partito, di “tornare alla nostra storica denominazione di ‘Democrazia Cristiana’ offrendo una casa unitaria a tutti i movimenti, partiti e associazioni che in questi anni si sono richiamati alla nostra storia”.
“A tal fine vi rimetto il mio mandato di segretario politico, perche’ possiate avere tutti gli strumenti necessari per unire e condividere. Resto a vostra disposizione in senso letterale perche’ ci aspetta una battaglia di civilta’ prima che politica e l’esito e’ molto incerto”, scrive ancora Rotondi.
“Cari amici, e’ venuto il momento di osare. Il nostro movimento ha piu’ volte cambiato nome, come tutti i partiti della seconda repubblica. Ma siamo rimasti sempre noi, i democratici cristiani che dopo la fine del partito si sono qualificati ancora tali, e hanno scelto, senza mai tradire, il campo del centrodestra e di Silvio Berlusconi”, osserva l’ex ministro.
“Siamo stati – ricorda – Cdu, Dca, da ultimo Rivoluzione Cristiana in empatia con un grande Pontefice a cui va la nostra infinita devozione in queste ore di attacco diabolico. Oggi al governo ci sono due partiti populisti. Il populismo e’ il contrario del popolarismo. Il linguaggio prima delle scelte di questo governo sono il nostro contrario. All’antipolitica va opposta la politica. E la politica – conclude Rotondi – si fonda su identita’ certe e riconoscibili per cultura, storia, valori, linguaggio e nome”.