Secondo il Presidente di Federazione Moda Italia/Confcommercio, Renato Borghi “Le vendite di primavera sono letteralmente saltate, creando una condizione di disastro economico per le imprese e sarebbe legittimo invocare lo stato di calamità per il settore che è fortemente condizionato dalla stagionalità insita nei prodotti di moda.
I saldi estivi valgono circa il 12% dei fatturati dei fashion store. L’auspicio è, quindi, che almeno in questi saldi riparta la corsa allo shopping e si possa riscontrare un’effervescenza dei consumi anche se i nostri commercianti possono solo sperare di ‘fare cassa’, ma non certo di recuperare una stagione mai partita”.
Una situazione che traspare anche da quanto afferma il Codacons: “i saldi sono di fatto già partiti da giorni in tutto il paese. Numerosi negozi e catene commerciali hanno lanciato sconti e promozioni speciali per i propri clienti. – spiega l’associazione – Un fenomeno già registrato negli ultimi anni, ma che in questa stagione appare più diffuso: le vendite di capi d’abbigliamento estivi, specie tra maggio e inizio giugno, sono state disastrose in tutto il paese, a causa del maltempo che ha spinto i consumatori a rimandare gli acquisiti di vestiario e calzature. Una situazione che ha portati molti negozianti a giocare d’anticipo”.
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