“La novità importante è che c’è la disponibilità del governo a cambiare il testo. Se ci fossimo seduti e ci avessero detto di prendere atto che il testo è immodificabile, sarebbe stato molto diverso. E invece, insieme a tutto il centrodestra di governo, abbiamo ascoltato parole diverse – spiega – Ci lavoreremo a Pasqua e a Pasquetta, ma contiamo di portare l’esecutivo su posizioni condivise di equilibrio”.
E sul catasto “tutti siamo d’accordo sulla necessità di far emergere il sommerso del mercato immobiliare, che è stimato tra il milione e il milione e mezzo di casi. Ma abbiamo chiarito che un conto è far emergere il sommerso, un altro l’applicare i valori di mercato agli estimi catastali che farebbero scattare gli aumenti”. E si è parlato anche di cartelle esattoriali, su cui Draghi “mi è sembrato interessato”: “Speriamo di riaprire i termini della rottamazione ter e di fare una rottamazione quater per gli anni 2019 e 2020”.
Sul tema della guerra, invece, Salvini spiega di essere “seccato” dalle accuse di ambiguità: “Tutti hanno avuto rapporti di lavoro e magari amicizia con un’ampia gamma di leader e paesi, non sempre solidamente democratici. Io sostengo che bisogna fare tutto il possibile per fermare la guerra. In Europa qualche segnale positivo esiste, ma altrove qualcuno alza i toni. Nei confronti dell’Ucraina c’è un’aggressione, non si discute ed è un fatto di una gravità assoluta. Il che non significa che dobbiamo dichiarare guerra al popolo russo. Ma comunque, abbiamo un’altra occasione per mettere alla prova certi partiti”.
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