Salvini sul blocco in Italia di Chat Gpt: “Il futuro va accompagnato, non fermato per legge”

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MILANO – Incontrando i giornalisti stranieri in Italia, il vice premier Matteo Salvini ha ribadito la sua “contrarietà all’intervento del Garante della Privacy che ha messo sostanzialmente al bando Chat GPT, un “chatbot” basato su intelligenza artificiale. Una scelta che blocca il progresso nel settore del digitale e dell’innovazione tecnologica. Anziché fare di tutto per recuperare il gap in questo campo, si danneggiano giovani, start-up, aziende e ricercatori italiani sottraendo uno strumento di lavoro importante, che auspico possa tornare ad essere utilizzato il prima possibile”.

E aggiunge: “C’è grande fervore, con numerose applicazioni di intelligenza artificiale che nascono in tutto il mondo, ma l’Italia risulta essere l’unico Paese occidentale in cui anziché promuovere la ricerca, si sceglie la strada del “blocco”. Bene il coordinamento a livello internazionale, a partire dalla Commissione e dalle istituzioni UE, sulla regolamentazione, ma il blocco deciso dal Garante mi pare un eccesso di zelo che punisce la nostra industria e rischia di arrecare un danno di immagine all’Italia di fronte agli investitori stranieri”.

Poi Salvini conclude: “Dobbiamo essere il Paese dell’innovazione, l’80% dei fondi del mio ministero sul Pnrr sono su digitalizzazione e progresso: il futuro va accompagnato, non fermato per legge”.