Salvini sulla legge Zan: “Ognuno è libero di amare chi vuole, ma no alle strumentalizzazioni”

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Il segretario della Lega Matteo Salvini

ROMA – “Ognuno è libero di amare chi vuole, di condividere la sua vita, la sua casa, le sue emozioni con chi vuole, di fare l’amore e di svegliarsi al fianco di chi desidera. Chi discrimina una persona per il suo orientamento sessuale o affettivo è un ignorante. Ogni tipo di discriminazione o di violenza, nei confronti di chiunque, va sempre punita e combattuta, come già la legge giustamente prevede”. Lo dichiara il segretario della Lega, Matteo Salvini, a proposito della legge Zan.

“Ad esempio – aggiunge – nel 2009 a Napoli un ragazzo gay e una sua amica furono barbaramente picchiati e i colpevoli sono stati condannati a 10 anni di carcere ciascuno, ricevendo il plauso di molte associazioni, fra cui l’Arcigay. La durezza con cui devono essere puniti questi atti non può e non deve essere messa in conflitto con la libertà di pensiero e di agenda politica su temi etici fondamentali. Io difendo il diritto di un bimbo ad avere una mamma e un papà, a venire al mondo o ad essere adottato se ci sono una mamma e un papà, e mi impegno per rendere più veloci e meno costose le adozioni per le migliaia di coppie in attesa da anni”.

Salvini ritiene inoltre “una barbarie” la “pratica dell’utero in affitto e l’idea dei bambini in vendita, e penso che sia una follia chiedere che alcune favole vengano cancellate perché “discriminanti” per bimbi e bimbe. Rifiuto la strumentalizzazione semplicistica in base alla quale chi sostiene la legge Zan è un evoluto progressista, mentre chi vi si oppone è un retrogrado medievale. C’è il rischio che si arrivi a voler bollare come sbagliate per legge posizioni condivise da milioni di italiani e ciò è profondamente illiberale”.