Severgnini, Premio Flaiano: “Fate sempre tutto al meglio delle vostre possibilità”

205

Beppe Severgnini ai Premi Flaiano 2017L’attuale direttore di Sette, tra l’altro, ha esortato i giovani che si avvicinano al mondo del giornalismo a non fermarsi a un genere e a non aver paura ad esprimere la propria opinione

PESCARA – Tra i vincitori del Premio Flaiano, andato in scena nella serata di ieri nella piazza Salotto di Pescara, c’era anche Beppe Severgnini. A lui è andato il riconoscimento per la sezione Radio per il programma ”Rock and Talk”. Giornalista, scrittore, editorialista. Un personaggio, come ha ricordato lui stesso, con 35 anni di carta stampata alle spalle, 16 libri all’attivo, teatro. Ma soprattutto un uomo capace di parlare di qualsiasi argomento e di leggere con intelligenza qualsiasi realtà.

Severgnini ha voluto ringraziare Pescara per l’accoglienza e tutti coloro che lavorano con lui al palinsesto del programma e che gli hanno permesso di arrivare al conseguimento di questo risultato. Non è stato un avvento facile il suo nel mondo della radio perché gli ascoltatori non erano abituati a sentire la programmazione di Bruce Springsteen interrotta da una ventata di attualità. In poco tempo, però, hanno cambiato opinione e ora non possono più fare a meno del suo intervento.

L’attuale direttore di “Sette” ha voluto lanciare messaggi importanti ai giovani che si stanno avvicinando al mondo dell’editoria. Con un senso quasi paternalistico, come lui stesso ha ammesso.

Provare a fare tutto e al meglio

“Se vedete me fare tante cose, vuol dire che non bisogna fermarsi a un genere”, è stato il suo primo consiglio. “Se per la mia generazione cambiare genere era facoltativo, per i giovani d’oggi è diventato obbligatorio perché non si sa quale sarà il settore che darà un reddito. L’importante è che qualunque cosa venga fatta al meglio delle proprie possibilità”.

Capire chi si ha di fronte

Il suo più grande orgoglio è di essere riuscito a portare nella propria redazione sette ragazzi. E questo nel 2017 è miracoloso. Il consiglio che ha voluto dare a loro è quello di cercare di capire dall’altra parte se il capo o chi si ha di fronte è persona di cui ci si può fidare. Questo vale per qualsiasi campo. Ma le persone quello che sono lo hanno scritto in faccia. E si capisce subito chi fregherà.

Non avere paura di esprimere la propria opinione

Altro suggerimento é stato quello di non esitare mai a dissentire. Per questo motivo a una dei “suoi” giovani ha regalato due palette, una di colore rossa l’altra verde, per esprimere, rispettivamente, assenso o disaccordo. É giusto che un ragazzo con serenità abbia la possibilità di dire davanti a tutti gli altri giornalisti “a me questa cosa non piace”. Soltanto così potrà crescere.

Creare un ambiente eterogeneo

“Un giovane di 30 anni e una persona matura devono poter diventare alleati perché ognuno può portare qualcosa che l’altro non ha. É necessario saper mescolare la freschezza del ragazzo con l’esperienza del più adulto, uomini e donne”.

Non precludersi mai niente

Ultimo avvertimento: non dire “non farò mai questo”. Lui stesso ha dichiarato che non avrebbe mai pensato di accettare direzioni o presidenze. Oggi è direttore di una testata ed è stato presidente onorario di un club dell’Inter.

L’Inter, l’altra sua grande passione. Quando gli è stato ricordato il periodo negativo attraversato di recente dalla squadra nerazzurra, Severgnini ha risposto con sagacia “L’Inter è una forma di allenamento alla vita”.

A cura di Marina Denegri, foto del fotografo Roberto Di Blasio