Si chiude la due giorni del primo G7 dei servizi di controllo parlamentare sulle intelligence

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ROMA – I rischi per la sicurezza emergenti dalla crisi dell’ordine globale, i conflitti in corso, la situazione in Ucraina e Medio Oriente, l’Africa, il Mediterraneo, le minacce relative alla sicurezza cibernetica, le catene di approvvigionamento energetico. Sono alcuni dei principali temi al centro del primo G7 delle Commissioni parlamentari di controllo sull’intelligence, che ha visto – tra ieri e oggi – riunirsi alla Camera dei deputati i presidenti e i delegati internazionali di tutti i Paesi membri, insieme ai componenti del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica (Copasir), in un confronto sulle sfide dell’attualità e del futuro e sulle diverse esperienze e pratiche di controllo parlamentare sui servizi di intelligence. La sessione inaugurale è stata aperta ieri mattina, nella Sala della Lupa di Montecitorio, dagli interventi del Presidente della Camera, Lorenzo Fontana, del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica, Alfredo Mantovano, e del Presidente del Copasir, Lorenzo Guerini.

Nei due giorni sono state tre le sessioni tematiche. Nel corso della prima – dedicata alle “Recenti evoluzioni del quadro internazionale e rischi per la sicurezza emergenti dalla crisi dell’ordine globale, dai conflitti in Medio Oriente alla situazione geopolitica nel continente africano” – hanno svolto le relazioni introduttive: Mike Turner, Presidente della Commissione permanente sull’Intelligence della Camera dei Rappresentanti (Usa), Cédric Perrin, Presidente della Delegazione parlamentare sull’Intelligence (Francia), Elisabetta Belloni, Direttrice generale del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza. Lo speaker della Camera dei Comuni inglese, Lindsay Hoyle, ha inviato un videomessaggio e il Presidente del Consiglio di supervisione e verifica dei segreti appositamente designati della Camera dei Rappresentanti giapponese, Tatsuya Ito, ha trasmesso un messaggio.

La sessione è proseguita con un ampio dibattito che ha consentito di fare il punto sulle principali minacce globali e sul ruolo dei Parlamenti in tale contesto. Ieri al centro dei lavori la “Discussione sulle best practices di controllo parlamentare sui servizi di intelligence”. Le relazioni introduttive sono state affidate a Ettore Rosato, Segretario del Copasir, Aurélien Rousseau, Presidente della Commissione per il controllo sui fondi speciali del Parlamento francese, Matthias Bartke, Rappresentante permanente del Comitato di controllo sull’intelligence del Bundestag tedesco, cui sono seguiti gli interventi di tutte le delegazioni presenti che hanno consentito un approfondito scambio sui poteri delle Commissioni di controllo nei Paesi G7 e sulle metodologie utilizzate.

La sessione finale è stata dedicata alle “Minacce relative alla sicurezza cibernetica”, con gli interventi introduttivi di Giovanni Donzelli, Vicepresidente del Copasir, di David McGuinty, Presidente della Commissione di parlamentari sulla sicurezza nazionale e l’intelligence del Parlamento canadese (in videomessaggio), e di Nunzia Ciardi, Vice Direttore generale dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (ACN). Anche l’ultima sessione si è conclusa dopo un costruttivo e partecipato dibattito, che ha consentito di approfondire il ruolo delle Commissioni di controllo sulle attività di contrasto alle minacce cyber e le sfide dell’intelligenza artificiale.