“I cambiamenti da chiedere – ha proseguito Calenda – sono di ordine implementativo. Se non otteniamo una dilazione dei tempi, falliamo così come abbiamo fallito nei decenni passati nella gestione dei Fondi europei”. Questo implica la capacità del futuro governo di interloquire con Bruxelles e con gli altri governi dell’Unione.
“Il successo dipende da come Meloni si porrà – ha affermato Calenda – non è mai accaduto che in Europa dicessero ‘con questo non ci parliamo’. Se tu vuoi per esempio il price cap devi essere credibile e devi saper trattare offrendo qualcosa. Il problema è se poi vai da Vox e dici ‘aspetto l’onda sovranista’, perché quello crea problemi agli altri governi”.
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