Ue fa scattare nuove sanzioni su Russia, 7 banche fuori da Swift

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Ursula von der Leyen

BRUXELLES – Nel quadro delle sanzioni contro l’aggressione militare dell’Ucraina, l’Unione europea ha deciso oggi di escludere alcune delle principali banche russe dal sistema Swift, il la rete di messaggistica finanziaria più importante al mondo per le transazioni. La misura, che è già stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale Ue, è stata concordata con i partner del G7, ed entrerà in vigore il 12 marzo 2022. Questa sanzione impedirà a queste banche di condurre le loro transazioni finanziarie in tutto il mondo in modo rapido, sicuro ed efficiente. Le banche prese di mira sono sette: Bank Otkritie, Novikombank, Promsvyazbank, Bank Rossiya, Sovcombank, Vnesheconombank (Veb) e Vtb Bank. Mancano dalla lista, invece la prima banca russa, Sberbank, e la terza, Gazprombank.

Una fonte qualificata della Commissione ha spiegato che questi due istituti di credito sono i “principali veicoli per i pagamenti delle forniture energetiche” della Russia all’Europa. Una nota della Commissione spiega che “le banche oggetto della misura odierna sono state scelte in quanto queste banche sono già soggette a sanzioni da parte dell’Ue e di altri paesi del G7”: “Alla velocità della luce – ha dichiarato la presidente della Commissione Ursula von der Leyen – l’Unione Europea ha adottato tre ondate di pesanti sanzioni contro il sistema finanziario russo, le sue industrie high-tech e la sua élite corrotta. Questo è il più grande pacchetto di sanzioni nella storia della nostra Unione. La decisione odierna di disconnettere le principali banche russe dalla rete Swift invierà un altro segnale molto chiaro a Putin e al Cremlino”.

L’entrata in vigore il 12 marzo 2022 consentirà al consorzio Swift e ad altri operatori un breve periodo di transizione per attuare la misura, mitigando così eventuali impatti negativi per le imprese e i mercati finanziari dell’Ue. A seconda del comportamento della Russia, la Commissione è disposta ad aggiungere altre banche russe alla lista, con breve preavviso. L’Ue, inoltre, ha vietato di investire in progetti cofinanziati dal Fondo russo per gli investimenti diretti. Anche la fornitura di banconote in euro alla Russia è stata vietata.