“L’autotrasporto sta per esaurire le importanti risorse stanziate per contenere l’eccezionale impennata dei corsi del carburante ma il prezzo del gasolio alla pompa registrato a gennaio 2024 continua a essere di tredici centesimi maggiore rispetto a quello di gennaio 2022. Preoccupa, inoltre, la situazione internazionale che rischia di far scattare nuovi aumenti del carburante. La categoria va pertanto aiutata a rimanere competitiva, a compensare il rialzo dei noli marittimi, dei pedaggi autostradali, delle assicurazioni, del costo di acquisto dei mezzi”.
Per la Cna Fita “vanno trovate urgenti soluzioni a tutte le voci di costi indiretti quali l’allungamento dei tempi di percorrenza causati dalla critica situazione della viabilità, i tempi di attesa determinati dalla carenza di personale e dalle disfunzioni che si riscontrano presso gli Uffici della motorizzazione civile, la sottrazione di 940 ore di lavoro determinate anche quest’anno dall’arcaico calendario dei divieti di circolazione per i mezzi pesanti”.
E conclude: “Perdurando tale situazione, il rischio è che i millantatori, con obiettivi diversi dai nostri, si incuneino tra le imprese e le orientino in modo sbagliato. In Sicilia siamo riusciti a far prevalere la ragione e il senso di responsabilità. Auspichiamo che dall’incontro con il ministro Salvini emergano elementi concreti che diano risposte positive alle imprese e confermino le nostre ragioni”.
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