Cgia, le patrimoniali già prelevano 45,7 miliardi

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Dichiarazione dei RedditiROMA – La possibilità di imporre una nuova patrimoniale trova contrario il coordinatore dell’ufficio studi della Cgia, Paolo Zabeo, che segnala la presenza “gia’ di una quindicina di imposte patrimoniali che gli italiani sono costretti a pagare ogni anno. Nel 2017, ad esempio, tra l’Imu, la Tasi, l’imposta di bollo, il bollo auto etc., abbiamo versato al fisco 45,7 miliardi di euro. Rispetto al 1990, il gettito riconducibile alle imposte di possesso sui nostri beni mobili, immobili e sugli investimenti finanziari in termini nominali e’ aumentato del 400%, mentre l’inflazione e’ cresciuta del 90%. In buona sostanza, in oltre 25 anni abbiamo subito una vera e propria stangata”.

Va segnalato che quasi la meta’ del gettito complessivo (21,8 miliardi di euro) e’ ascrivibile all’applicazione dell’Imu/Tasi sulle seconde/terze case, sui capannoni, sui negozi e sulle botteghe artigiane. Rispetto a qualche anno fa, tuttavia, il gettito delle imposte patrimoniali e’ leggermente in calo.

Le imposte patrimoniali analizzate nel periodo 1990-2017 sono state: Imposta di registro e sostitutiva; Imposte di bollo; Imposta ipotecaria; Diritti catastali; Ici/Imu/Tasi; Bollo auto; Canone Radio Tv; Imposta su imbarcazioni e aeromobili; Imposta sulle transazioni finanziarie; Imposta sul patrimonio netto delle imprese; Imposte sulle successioni e donazioni; Imposta straordinaria sugli immobili; Imposta straordinaria sui depositi; Imposta sui beni di lusso.

La Cgia precisa che le imposte patrimoniali sono quelle che di fatto gravano sulla ricchezza posseduta dalle persone in un determinato momento. La ricchezza e’ intesa in senso ampio e comprende i beni immobili (case, terreni), i beni mobili (auto, moto, aeromobili, imbarcazioni), gli investimenti finanziari, etc. Di solito, nei manuali di diritto tributario le imposte patrimoniali sono classificate come imposte dirette. Queste ultime sono quelle che colpiscono direttamente la capacita’ contributiva del contribuente senza attendere che si verifichino fatti o atti particolari.

Mentre le imposte indirette richiedono, per poter essere applicate, il verificarsi di un determinato evento. L’Iva, ad esempio, si applica quando avviene la cessione di un bene o la prestazione di un servizio. Le imposte sulle successioni e sulle donazioni, sebbene classificate come imposte indirette, vengono considerate come una forma di imposizione patrimoniale, in quanto colpiscono la ricchezza.

Si tratta delle uniche imposte indirette che i testi di diritto tributario includono tra le imposte di carattere patrimoniale. Nel 2012, a seguito delle misure introdotte dal Governo Monti, l’imposizione patrimoniale e’ cresciuta, rispetto al 2011, di 12,8 miliardi di euro, un balzo di oltre il 40%. Mentre nel 2013 si e’ avuta una temporanea flessione dovuta all’abolizione dell’Imu sulle abitazioni principali.