“Chiodo Fisso”, il nuovo brano dei Queen Of Saba: l’intervista

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Facilmente stimolati da flussi creativi esterni, il duo è un essere fluido e inclusivo, affamato di artisti affini. Musica, grafica, pittura, scrittura, disegno, video. Nessun limite, nessuna definizione

Esce Chiodo Fisso, una canzone “senza filtri, leggera, disperatamente ironica. Traendo ispirazione dal Soul dei crooner degli anni ‘60, si spinge fino a toccare le soglie della Trap, in un connubio fra R&B e Hip Hop. Il testo irriverente ed esplicito camuffa con spavalderia una dichiarazione d’amore non corrisposto, dando voce a chi in amore è perdente ma con stile”, scrivono i Queen of Saba. I Queen of Saba sono un duo elettronico, supercompatto ed eclettico di Venezia. Il progetto nasce nel 2019 dall’incontro fra Lorenzo Battistel e Sara Santi. Alieni in un mondo che spinge al binarismo, bianco o nero, vero o falso, lui o lei, i Queen of Saba si inseriscono con colorata irruenza, intenzionati a smantellare i dogmi di genere e a spaziare ed esplorare le infinite sfaccettature dell’arte, della musica, dell’essere.

I Queen of Saba ci hanno gentilmente concesso un’intervista.

“Chiodo Fisso” è il vostro nuovo singolo, di che cosa si tratta?

“Chiodo Fisso” è un brano che segna uno stacco con i nostri due singoli precedenti, inserendosi nel solco dell’hip-hop. Si tratta di una confessione senza filtri, una dichiarazione d’amore senza paura, tinteggiata occasionalmente di doppi sensi e giochi di parole. Con questa canzone rivendichiamo il diritto di dire cose sdolcinate prendendoci allo stesso tempo in giro con autoironia.

Cosa volete trasmettere con questo brano?

Vogliamo dire a chi prova i sentimenti fino in fondo che essere vulnerabili fa parte del gioco e che non bisogna temere un cuore spezzato. Che i tabù sono fuori moda e che bisogna parlare dei nostri bisogni e desideri perché sono sempre validi. Che nel disordine di dolore e piacere che è l’amore c’è una sola strada: la leggerezza.

Che tipo di accoglienza vi aspettate?

Pensiamo che forse qualcuno storcerà il naso a sentir parlare di sesso così liberamente, ma come diciamo nel testo “se ci fossero parole adatte ad un pubblico di cataratte non staremmo qui a parlare di quanto mi piaccia sbattere!”.

Come nasce il vostro progetto musicale?

Queen of Saba, la Regina di Saba, è un po’ l’alter-ego che racchiude le varie sfaccettature delle nostre due personalità. Siamo due musicisti che si sono incontrati per caso, nel mezzo di percorsi di vita profondamente diversi, con caratteri quasi opposti. Abbiamo deciso di far fluire liberamente le nostre ispirazioni in una sorta di melting pot musicale, un calderone magico da cui speriamo esca un filtro che farà innamorare tutti quanti di noi.