Coronavirus in Italia, bollettino del giorno 31 ottobre 2020

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covid sabato

Il bollettino del 30 ottobre 2020 parlava di 31.758 nuovi casi 17.966 ricoverati, 1.843 quelli in terapia intensiva; 297 decessi

Nuova giornata con l’informazione de L’Opinionista sull’emergenza Coronavirus in Italia. Oggi, sabato 31 ottobre andiamo a seguire le principali notizie e gli aggiornamenti sui dati forniti dal Dipartimento di Protezione Civile, che saranno preceduti a tutti gli aggiornamenti della giornata.

DATI COVID-19 IN ITALIA IL 30 OTTOBRE

Il bollettino del 30 ottobre 2020 parlava di 31.084 nuovi casi 18.740 ricoverati, 1.746 quelli in terapia intensiva; 199 decessi.

I NUMERI REGIONE PER REGIONE

Secondo i dati diffusi dal Ministero della Salute, le persone positive nelle Regioni erano:75.229 in Lombardia, 40.350 in Campania, 31.747 nel Lazio, 30.388 in Piemonte, 26.547 in Veneto, 26.420 in Toscana, 21.421 in Emilia Romagna, 13.564 in Sicilia, 10.699 in Puglia, 8.821 in Sardegna, 8.322 in Liguria, 6.166 in Umbria, 5.796 in Abruzzo, 5.641 nelle Marche, 4.561 a Bolzano, 4.535 in Friuli Venezia Giulia, 2.950 in Calabria, 1.717 in Valle d’Aosta, 1.689 a Trento, 1.335 in Basilicata, 888 in Molise.

REPORT ISS DEL PERIODO 19-25 OTTOBRE

L’ultimo rapporto settimanale del ministero della Salute e dell’Istituto superiore di sanità (Iss) rileva un rapido peggioramento tra il 19 e il 25 ottobre 2020. In alcune Regioni italiane la velocità di trasmissione è già compatibile con uno scenario 4 con rischio di tenuta dei servizi sanitari nel breve periodo. La situazione é molto grave sul territorio nazionale con rischio di criticità importanti a breve termine in numerose Regioni/PA italiane”.

L’indice di trasmissibilità nazionale Rt calcolato sui casi sintomatici è pari a 1,70. Erano 11 le Regioni classificate a rischio elevato di una trasmissione non controllata di SARS-CoV-2: l’Abruzzo, la Basilicata, la Calabria, la Liguria, la Lombardia, il Piemonte, la Puglia, la Sicilia, la Toscana, la Valle d’Aosta e il Veneto. Ministero della salute e Iss precisano che 5 tra queste 11 Regioni sono considerate a rischio alto a titolo precauzionale, “ma il dato non è attendibile perché la sorveglianza è insufficiente al momento della valutazione”. Piemonte e Lombardia hanno superato la soglia dell’Rt 2, sono rispettivamente a 2.16 e 2.09. La Provincia Autonoma di Bolzano e la Valle d’Aosta vicina al 2 (1.96). In altre 10 regioni italiane l’Rt ha superato la soglia dell’1.5. Mentre in Campania l’Rt è poco al di sotto dell’1.5, a 1.49. Hanno superato la soglia dell’Rt 1.5 la Calabria (1.66) l’Emilia Romagna (1.63), il Friuli Venezia Giulia (1.5), il Lazio (1.51), la Liguria (1.54), il Molise (1.86), la Provincia Autonoma di Trento Rt (1.5) la Puglia (1.65), l’Umbria (1.67) e la Valle d’Aosta (1.89).

Il ministero della Salute e Iss ribadiscono che è fondamentale che la popolazione eviti tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie e di rimanere a casa il più possibile. È obbligatorio, inoltre, adottare comportamenti individuali rigorosi e rispettare le misure igienico-sanitarie relative a distanziamento e uso corretto delle mascherine

REZZA: “IL VIRUS GALOPPA VELOCE”

Il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, ha commentato dicendo che non ci sono buone notizie, perché si é passati in due giorni da 26.831 a 31mila.La percentuale dei positivi sui tamponi effettuati supera il 10% e non è un buon indicatore. Indica che l’epidemia galoppa, che il virus circola in maniera abbastanza veloce.

BRUSAFERRO:”EFFETTI DELLE MISURE RESTRITTIVE SOLO ALLA FINE DELLA PROSSIMA SETTIMANA”

Il Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, ha dichiarato che gli effetti delle misure adottate si vedranno a partire dalla fine della prossima settimana. Nel frattempo, però, si possono e si debbono inserire ulteriori misure che possono essere e a livello nazionale e a livello locale.

DAD PER MARCHE E PIEMONTE

Il Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli firmerà oggi  un’ordinanza in base alla quale le scuole secondarie di secondo grado, statali e paritarie, proseguiranno le lezioni da remoto al 100%, con la possibilità di svolgere, in presenza, le attività laboratoriali previste dai rispettivi ordinamenti, le verifiche scritte, le lezioni per gli alunni con bisogni educativi speciali e per quelli che hanno difficoltà di collegamento telematico dal proprio domicilio. Il governatore del Piemonte, Alberto Cirio, ha firmata la nuova ordinanza che impone la didattica a distanza al 100% per le superiori e il riempimento al 50% dei mezzi di trasporto pubblico. Fanno eccezione “le attività curriculari di laboratorio previste dai rispettivi ordinamenti didattici e la frequenza in presenza degli alunni con bisogni educativi speciali”.

SITUAZIONE NEL MONDO

Il Premier del Belgio Alexander De Croo ha annunciato nuove misure più severe. Dal 2 novembre tutti i negozi non essenziali e le professioni da contatto saranno chiusi per un mese e mezzo. Le scuole resteranno chiuse fino al 15 novembre; lo smartworking sarà obbligatorio. Isure più severe entreranno in vigore anche in Austria: chiuderanno ristoranti, cinema e teatri, stop ai matrimoni e coprifuoco dalle 20 alle 6; le scuole e i parchi pubblici resteranno aperti.

I DATI COVID DEL 30 OTTOBRE

Alle 17 la Protezione Civile ci aggiornerà nuovamente su quelli che saranno stati i dati giornalieri in Italia, relativi a guariti, positivi (in isolamento domiciliare con o senza sintomi, ricoverati, con particolare attenzione a quelli che sono in terapia intensiva o sub-intensiva).

Il bollettino del 30 ottobre 2020 parlava di 31.758 nuovi casi 17.966 ricoverati, 1.843 quelli in terapia intensiva; 297 decessi