Coronavirus in Italia: dati bollettino del 7 febbraio 2021: +11.642 nuovi casi

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Situazione contagi in Italia del 7 febbraio 2021: Perugia e dintorni zona rossa; autorizzata la distribuzione degli anticorpi monoclonali

Nuova giornata con l’informazione de L’Opinionista sull’emergenza Coronavirus in Italia. Oggi, domenica 7 febbraio 2021 andiamo a seguire le principali notizie e gli aggiornamenti sui dati forniti dal Dipartimento di Protezione Civile. Alle 17 la Protezione Civile ci aggiornerà nuovamente su quelli che saranno stati i dati giornalieri in Italia, relativi a guariti, positivi (in isolamento domiciliare con o senza sintomi), decessi e rapporto tra positivi e tamponi. Nel frattempo vediamo cosa é successo nelle ultime ore.

Nelle ultime ventiquattro ore si sono registrati 11.642 (ieri 13.442) nuovi casi su 206.879 (282.407 ieri( tamponi; il tasso di positività era al 5,6%. 270 morti.

Secondo i dati dell’Oms, aggiornati al 5 febbraio, il Paese che ha fatto segnare il maggior incremento di casi di Covid giornalieri è il Brasile (56.002). L’Italia é al quinto posto.

Da domani tutte le Regioni saranno in zona gialla, fatta eccezione per Puglia, Sicilia, Umbria e Provincia Autonoma di Bolzano che resteranno arancioni. Resta, però, fermo fino al 15 febbraio il divieto di spostamento tra le Regioni. “Serve massima prudenza su tutto il territorio nazionale. Non dobbiamo vanificare i progressi delle ultime settimane, risultato dei sacrifici fatti finora. -ammonisce su Facebook il Ministro della Salute, Roberto SperanzaZona gialla non significa scampato pericolo. Il virus circola e il rischio, anche per via delle varianti, resta alto.Non possiamo scherzare con il fuoco”.

Le singole Regioni hanno il potere di stabilire all’interno del proprio territorio e ciascuna per la propria competenza zone rosse laddove sia stata verificata la presenza di varianti, in particolari di quella inglese. In Toscana, da oggi al 14 febbraio, é in zona rossa il comune di Chiusi, in provincia di Siena; in Abruzzo sono state adottate le massime misure restrittive per i centri di Tocco a Casauria, San Giovanni Teatino e Atessa mentre sono stati messi sotto stretto monitoraggio le città di Chieti e Francavilla al mare. In Umbria da domani e per almeno due settimane tutta la provincia di Perugia e sei piccoli comuni del Ternano, andrà in vigore da lunedì prossimo e sarà valida per almeno due settimane.

SITUAZIONE VACCINI

Stando al report giornaliero del Commissario straordinario per l’emergenza, Domenico Arcuri, aggiornato alle ore 19 di ieri, sono 2.487.314 le dosi di vaccino  somministrate in Italia finora, l’85.8% del totale di quelle consegnate, mentre sono 1.078.035 le persone che hanno ricevuto anche la seconda dose e che quindi sono completamente vaccinati. La somministrazione ha riguardato 1.566.295 donne e 921.019 uomini. Nel dettaglio, le dosi sono state somministrate nei 293 punti di somministrazione regionale a 1.731.410 operatori sanitari, a 483.903 unità di personale non sanitario, a 253.217 ospiti di strutture residenziali e a 18.784 over 80.

Nella giornata di ieri, in largo anticipo (erano attese per il 15 febbraio), sono arrivate all’aeroporto militare di Pratica di Mare (Roma) le prime 249.600 dosi del vaccino AstraZeneca. Nei prossimi giorni dovrebbero essere distribuite nei vari centri di somministrazione nelle varie regioni e riservate agli under 55. Esaminando i tamponi di centinaia di pazienti contagiati, un gruppo di lavoro di ricerca britannico, ha rilevato che il vaccino di AstraZeneca “AZD1222” ha un’efficacia nel prevenire l’infezione sintomatica provocata dalla “variante inglese” del 74,6 percento.

AUTORIZZATA LA DISTRIBUZIONE DEGLI ANTICORPI MONOCLONALI

Scrive su Facebook il Ministro della Salute, Roberto Speranza: “Sulla base delle indicazioni dell’Agenzia Italiana del Farmaco e del parere del Consiglio Superiore di Sanità ho appena firmato il decreto che autorizza la distribuzione, in via straordinaria, degli anticorpi monoclonali. Così abbiamo, insieme ai vaccini, una possibilità in più per contrastare il Covid 19″.

Gli anticorpi monoclonali vengono somministrati per infusioni endovenosa da effettuarsi in un tempo di 60 minuti, seguiti da altri 60 minuti di osservazione, “unicamente -come rileva AIFA- a soggetti di età maggiore di 12 anni, positivi per Sars-CoV-2, non ospedalizzati per Covid-19, non in ossigenoterapia per Covid-19, con sintomi di grado lieve-moderato di recente insorgenza (e comunque da non oltre 10 giorni) e presenza di almeno uno dei fattori di rischio (o almeno 2 se uno di essi è over 65)” come Malattia renale cronica, Diabete non controllato, Immunodeficienze. La scelta in merito alle “modalità di prescrizione degli anticorpi monoclonali sarà lasciata alle singole Regioni”.

LA SITUAZIONE NEL MONDO

Nel mondo superati i 2,3 milioni di morti Covid. Nel Regno Unito il Premier Boris Johnson ha dichiarato che é ancora troppo altro il numero dei contagi per poter pensare di riaprire i locali: non dovrebbero essere riaperti prima di maggio.

IL BOLLETTINO DEL 6 FEBBRAIO

Nelle ultime ventiquattro ore si sono registrati 13.442 nuovi casi su 282.407 tamponi; il tasso di positività era al 4,8%. 385 morti. Ancora in calo i ricoveri: le terapie intensive erano 2.100 (-32) quello ordinari 15.408  (-168).

Nel dettaglio, gli attualmente positivi erano: 64.240 in Campania, 56.443 nel Lazio, 51.075 in Puglia, 48.309 in Lombardia, 42.648 in Emilia Romagna, 39.266 in Sicilia, 27.217 in Veneto, 14.648 in Sardegna, 12.182 in Piemonte, 10.872 in Friuli Venezia Giulia, 10.552 in Abruzzo, 10.265 in Toscana, 8.142 in Calabria, 7.625 nelle Marche, 6.582 in Umbria, 4.992 a Bolzano, 4.594 in Liguria, 3.277 in Basilicata, 2.624 a Trento, 1.313 in Molise, 168 in Valle d’Aosta.