Coronavirus, il Protocollo di Sicurezza dei lavoratori: cosa prevede

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dipartimento sicurezza

Il protocollo del 14 marzo contiene disposizioni relative, tra l’altro, all’accesso negli ambienti di lavoro e alla pulizia dei locali

ROMA – Nella mattinata del 14 marzo, il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, ha annunciato sui social l’avvenuta firma del “Protocollo di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro“. 

L’accordo é stato raggiunto al termine di una riunione di diciotto ore, alla quale hanno preso parte CGIL, CISL e UIL in rappresentanza dei lavoratori e Confindustria e Confapi in rappresentanza del mondo produttivo).

Nella parte introduttiva, il protocollo deve fornire indicazioni operative che incrementino, all’interno degli ambienti lavorativi, l’efficacia dell misure precauzionali adottate nei giorni scorsi dal Governo per contenere la diffusione del Covid-19.

  • I punti del protocollo

  1. L’Azienda deve informare tutti i lavoro e coloro che vi entrano circa le disposizioni delle Autorità. Al dipendente potrà essere misurata la temperatura corporea  prima dell’inizio del turno di lavoro. Nel caso uno dei lavoratori dovesse avere una temperatura superiore ai 37,5° centigradi, non gli sarà consentito l’ingresso all’interno degli impianti e saranno attivate le procedure di isolamento per chiunque abbia avuto contatti con lui negli ultimi 14 giorni.
  2. Le aziende devono assicurare la pulizia quotidiana degli impianti e la sanificazione periodica degli stessi. Saranno interessati da queste operazioni i locali, gli ambienti, le postazioni di lavoro e le aree comuni e di svago. A fine turno dovranno essere garantite la pulizia e la sanificazione di tastiere, schermi touch, mouse con adeguati detergenti, sia negli uffici, sia nei reparti produttivi.
  3. L’azienda dovrà fornire ai dipendenti adeguati strumenti per l’igiene personale, e in particolare delle mani.
  4. Le aziende dovranno attenersi alle indicazioni dell’OMS per quello che riguarda, invece, gli strumenti di protezione individuale (mascherine e guanti); qualora fosse impossibile reperire materiale idoneo, si potranno utilizzare anche mascherine la cui tipologia corrisponda alle indicazioni delle autorità sanitarie.
  5. L’accesso agli spazi comuni (comprese mense aziendali, aree fumatori e spogliatoi) dovrà essere contingentato, così da garantire il rispetto delle norme previste dal DPCM.
  6. Potrà essere disposta la chiusura di tutti i reparti diversi da quelli di produzione, ricorrendo, ove necessario, a una rimodulazione dei livelli produttivi, e si favorirà il ricorso allo smart working.
  7.  Dovranno essere limitati gli spostamenti all’interno dei vari reparti dell’azienda. Non sono consentite riunioni in presenza e devono essere annullate e rimandati tutti gli eventi già in calendario.

Foto di repertorio fonte pagina ufficiale Facebook del Presidente Giuseppe Conte