BOLOGNA – “Di questi tempi, 20 anni fa, stavo registrando “Maggese” a Londra. La fine dei Lùnapop mi aveva spinto a scrivere in modo molto intimo, spingendomi a crescere molto più in fretta di quanto avessi immaginato. Dylan e Gaber divennero i miei punti di riferimento, ma avere 24 anni e dirsi cantautore allora, con il marchio dei Lùnapop addosso, non era un gioco da ragazzi. Fu un disco fondamentale perché, sebbene vendette pochissimo e la mia casa discografica di allora mi disse “non ti paghiamo per questo”, oggi quell’album contiene alcuni miei classici. Sono spesso gli imprevisti che ti fanno vedere il futuro”.
E’ quanto scrive Cesare Cremonini sulla sua pagina Facebook.