“Crepuscoli d’Aurora”, il libro con liriche e haiku di Manuela Cecchetti

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crepuscoli d'auroraL’autrice cesenate Manuela Cecchetti dal 13 maggio è ancora in libreria con la nuova raccolta “Crepuscoli d’Aurora”. Il libro (132 pagine), composto da liriche e haiku ed edito da Bertoni Editore, si avvale della prefazione del poeta e critico letterario Carmelo Consoli, presidente della “Camerata dei Poeti di Firenze”, il quale afferma: «L’autrice sin da subito mette in chiaro la profondità delle proprie fonti poetiche che metterà poi in pratica nelle sue numerose versificazioni e nei suoi finali Haiku.

Il volume della Cecchetti ha già nella sua titolazione la manifestazione dei pregi e dei limiti di un vivere in sintonia con la natura e il prossimo umano, ammantandosi di quelle luminosità tipiche di un sorgere vitale degli elementi naturali attraversate da dissonanze e contraddizioni dettate da una precaria condizione esistenziale.

Questa operazione rivelatrice e chiarificante, prima ancora che nel commento di un critico esterno, appare nelle sue grandi linee nella introduzione che l’autrice apporta al suo lavoro dal titolo “Crepuscoli d’aurora” dove ella tesse, con saggezza e proprietà del dire, lodi ad un generico atto poetico che sgorga da energie vitali misteriose e primordiali ed è, come afferma, “un dono celeste, che sublima il cuore e del quale è impossibile privarsi”.

Sono poesie, quelle della Cecchetti, in cui si tende in fondo a celare o smorzare le imperfezioni di un male esistenziale che pur ci attraversano con il candore di uno smarrimento poetico nei meandri di una ricercata bellezza in ogni forma vivente. Ed è proprio questo atteggiamento che deve assumere il vero poeta nella sua arte e nella sua missione verso il prossimo.

Leggera e musicale la sua poesia, ma anche ferma, lapidaria, a cascata, priva di orpelli ed inutili appesantimenti si snoda attraverso un viaggio umorale di sentimenti, città, montagne, tradizioni, quotidianità, analisi dei fatti del mondo, difesa dei valori umani, considerazioni scaturite da una visione profonda e talora fantasiosa della natura; insomma ovunque si posi lo sguardo indagante della poetessa e la sua appassionata, coinvolgente anima scaturisce un verso carico di emozioni che non sfociano tuttavia in vani sentimentalismi ma puntualizzano realtà dilatate da un sognante fare poetico.

In questi versi la parola si fa lama tagliente, ascolto intenso dei fenomeni naturali, ricerca sofisticata di termini e visioni come in “Tra lontananze astrali” e “In caro ossequio” e carica di humor e ironia nelle poesie di una spicciola quotidianità come in “Profumo di caffè” e “Condominio”.

La poesia di Manuela Cecchetti si sussegue tra ascolti delle voci della natura, ricerche di azzurrità di orizzonti, denunce di aridità umane, appelli ad una ricerca di salvezza e speranza fino a spietate analisi sugli esseri umani come nelle poesie “Noi” e “Ognuno è leso”.

Ma non mancano certo belli e aulici versi dedicati alle madri dove nei versi finali di “Se non ci fossero le mamme” recita testualmente: “Se non ci fossero le mamme / il cielo sarebbe privo d’astri / e i giorni lividi / dispersi nel deserto / cadrebbero nel limbo / senza un nome”.

Nelle liriche finali di questa attraente e generosa silloge ritornano due argomentazioni di fondo nella parola dell’autrice ed ossia il suo accurato e incantato vedutismo con le poesie “Nell’introverso vezzo”, “Dublino”, “Riflessi di turchese” e la sua ratio poetica dove le liriche “Materia grigia” e “Rialzarsi è d’obbligo” sono momenti di profonda riflessione e invito alla speranza, oltre la fragile soglia della vita».

La Cecchetti, che ama definirsi “una pietruzza in mano al vento”, infatti, con l’ausilio della parola cerca di contrastare il “non senso” di un quotidiano minacciato da un degrado culturale, spirituale ed ecologico, in cui fragilità individuali e collettive, aspettative fuorvianti, mancanza di azioni rispettose e responsabili si alternano e si mescolano a danno perenne della vita d’ogni vivente e a discapito del benessere universale.

In questo 2023, in cui si è concretizzata una svolta epocale per la poesia che ha avuto l’onore di essere inserita tra le categorie del Premio Strega, l’auspicio dell’autrice è che presto le giovani generazioni si appassionino a essa, quale strumento di cordiale aggregazione, trovando nel potere rigenerante della parola l’incipit ad un rinnovato “modus pensandi” in cui la razionalità s’arricchisca di introspettive riflessioni sui futuri destini della storia e sul valore etico del tempo e delle cose essenziali.

La parola scritta e pronunciata, è infatti prezioso “lubrificante dell’anima”, capace di lenire paure, insicurezze e sofferenze interiori; nell’atto poetico, la parola funge da “lucerna delle coscienze” e nel connubio inscindibile tra realtà, astrazione, simbolo e divinità, diviene ambasciatrice di pace, di salvaguardia dei diritti universali e di riscatto sociale. La poesia possiede in sé tutte le prerogative per avviare concretamente una rinascita etica e umana.
La scrittrice, laureata in Scienze religiose, ha all’attivo altre tre pubblicazioni: “La Terra… Un pianeta da amare” (Il Ponte Vecchio, 2019), “Il più grande essere umano del XX secolo. La straordinaria vicenda di Albert Schweitzer” (Bertoni Editore, 2022) e una prima raccolta poetica dal titolo “Lampi bagliori diamanti. Meteore d’Eterno” (Ensemble, 2022).

Numerosi suoi versi editi e inediti sono stati pubblicati su siti e antologie letterari online sia italiani che stranieri (L’Altrove – Appunti di poesia; Limina Mundi; Souffle Inédit; Our Poetry Archive; Antologia virtuale Transiti Poetici; Weixin; Poesia Ultracontemporanea; ecc..). Ha partecipato con la poesia “Sagra d’eterna aurora” al “Panorama International Literature Festival 2023” aggiudicandosi il premio “Youth award”. Con la poesia “Ali di Capinera” in onore di Mahsa Amini e di tutte le donne iraniane, ha partecipato all’evento internazionale “Capelli al vento” organizzato e curato dall’artista e poeta Antje Sthen come proseguimento di” Rucksack a Global Poetry Patchwork”.

Nel 2022 la sua poesia “Rosa” ha ricevuto la segnalazione di merito dalla giuria del “Premio Airali”. Da pochi giorni è stata pubblicata in Australia una nuova silloge del poeta Prof. Glen Phillips dal titolo “Sotto voce”, in collaborazione con l’autrice e poeta Yin Xiaoyuan, nella quale la Cecchetti è presente in qualità di traduttrice italiana assieme ad altri autori, provenienti da varie parti del mondo.