Il 34enne, difeso dall’avvocato Federico Riva, nell’interrogatorio ha raccontato di non aver visto il carabiniere, di essersi accorto solo successivamente di quanto accaduto e di essere rimasto pietrificato una volta tornato indietro.
Ha anche ammesso di aver bevuto, prima a un ricevimento durante il lavoro e poi anche dopo aver finito il turno. L’uomo aveva infatti un tasso alcolico pari a 2,97 grammi per litro, cinque volte il limite. Per questo la Procura di Bergamo gli ha contestato l’omicidio volontario con dolo eventuale: dopo l’investimento si era dato alla fuga, salvo poi tornare al posto di controllo 10 minuti più tardi.
L'Opinionista® © 2008-2023 Giornale Online
Testata Reg. Trib. di Pescara n.08/08 dell'11/04/08 - Iscrizione al ROC n°17982 del 17/02/2009 - p.iva 01873660680
Pubblicità e servizi - Collaborazioni - Contatti - Redazione - Network -
Notizie del giorno -
Partners - App - RSS - Privacy Policy - Cookie Policy
SOCIAL: Facebook - Twitter - Instagram - LinkedIN - Youtube