Musica

“Cuba-Libre”, Vincenzo Greco: “Un modo festoso di concepire e vivere la musica”

“‘Cuba-Libre’ è stata scritta durante un viaggio a Cuba. Da questa esperienza ho potuto apprezzare la forza e la voglia di vivere di questa straordinaria popolazione e la loro diversa visione del mondo che per molti versi mi è apparsa nettamente migliore della nostra”

Dal 18 giugno è disponibile in rotazione radiofonica “Cuba-Libre”, brano estratto dal nuovo album di Vincenzo Greco dal titolo “Tra Sogno e Realtà”. Il disco sarà pubblicato su tutte le piattaforme di streaming lo stesso giorno. Riprendere lo stile folkloristico della salsa cubana e riproporlo in chiave rock: il risultato di questo processo creativo è “Cuba-Libre”, brano di Vincenzo Greco dal sound estivo che vuole essere un inno di libertà e di speranza per Cuba. Il pezzo è estratto dal nuovo progetto discografico full lenght di Vincenzo Greco, “Tra sogno e realtà”.

Vincenzo Greco ci ha gentilmente concesso un’intervista.

“Cuba–Libre” è il tuo nuovo brano, di che cosa si tratta?

Questa canzone è stata scritta a Cuba dopo un viaggio fatto lo scorso capodanno. In questo brano canto una mia considerazione personale su quello che ho potuto osservare: la vita a cuba è difficile, perché manca quasi tutto. Ma è proprio grazie a tutta questa mancanza, che ho potuto conoscere delle bellissime persone con il cuore aperto, più del nostro per certi versi. Non elencherò le mancanze che ci sono e che già tutti conoscono, vado oltre e vedo dei sorrisi sinceri di gente vera. A cuba non si può giudicare l’apparenza, quelle non ci sono, lì si giudica il cuore di una persona con gli occhi dell’anima. Quello che mi auguro è che Cuba possa sempre migliorare perché è un popolo che merita tanto. Nella canzone ho voluto citare i nomi di “ Che Quevara e di Josè Martì, due eroi nazionali e simboli della cultura cubana”. La canzone è a ritmo di salsa ma, unita ad un sound rock per dagli un’impronta personale e coerente con il resto del disco.

Cosa vuoi trasmettere con questo lavoro?

Con questa canzone ho voluto trasmettere il loro modo festoso di concepire e vivere la musica. Il messaggio che voglio trasmettere in questo brano è un sentimento di libertà che, talvolta ho visto mancare per certi versi. Mi piacerebbe che questo popolo così solare e gioioso, possa trovare sempre la forza e le energie necessarie per poter guardare il futuro con la speranza e con gli occhi di “El Che”.

Che tipo di accoglienza ti aspetti?

Cuba Libre è una canzone divertente, ritmica e allo stesso tempo forte come il rock. Mi aspetto tutti in pista, difronte al mare, con un bicchiere di rum al cielo a ballare e cantare Cuba-Libre.

Come nasce il tuo progetto musicale?

Bisogna fare una considerazione, sia per Cuba-Libre, che per tutti gli altri brani inediti presenti all’interno dell’album: sono stati composti partendo da un concetto madre che è “Tra sogno e realtà”. Ho cercato di scrivere tutte le mie canzoni descrivendo il mondo che mi circonda con gli occhi della realtà, unito alle emozioni che ne scaturivano libere nei sogni.

Condividi
Pubblicato da
Francesco Rapino
Argomenti: Intervistesingolo

L'Opinionista® © 2008-2023 Giornale Online
Testata Reg. Trib. di Pescara n.08/08 dell'11/04/08 - Iscrizione al ROC n°17982 del 17/02/2009 - p.iva 01873660680
Pubblicità e servizi - Collaborazioni - Contatti - Redazione - Network - Notizie del giorno - Partners - App - RSS - Privacy Policy - Cookie Policy
SOCIAL: Facebook - Twitter - Instagram - LinkedIN - Youtube